Soffrite d’insonnia? Bene, la visione del primo tempo di Atalanta-Bologna è la soluzione ideale ai vostri problemi. A Bergamo il pallone gira, gira, gira, avanti e indietro, da sinistra a destra, da destra a sinistra, e i tiri in porta praticamente non esistono. Lo spettacolo soporifero per eccellenza. Colantuono non può disporre del talento di Bonaventura mentre Pioli recupera Perez. Ma queste oggi sono semplici note a margine, visto che non sembra esserci la voglia di inventare e di conseguenza nemmeno il bisogno di interdire.
In avvio ci prova Diamanti con una gran botta dalla distanza, deviata e fuori di poco. In confronto a quello che verrà dopo è una scarica di adrenalina. Al 15’ Garics ostacola platealmente Maxi Moralez e viene ammonito, episodio importante perché dopo circa venti minuti il terzino austriaco verrà graziato dal direttore di gara Gavillucci per una brutta entrata su Cigarini. Al 26’ Gilardino si avventa su un pallone capitato per caso in area ma Consigli lo anticipa. Il possesso palla è in mano al Bologna, l’Atalanta ogni tanto fa finta di interessarsi alla partita e riparte in contropiede. Si soffre. Nel senso che mi si chiudono gli occhi ma devo restare sveglio per scrivere il mio articolo.
Tra i nostri si distingue Sorensen, sempre attento e puntuale in ogni chiusura. Prima dell’intervallo c’è gloria anche per Curci, che respinge con i pugni un violento destro di Moralez. L’arbitro manda tutti a prendere un the caldo. Con i biscotti.
A inizio ripresa i nerazzurri provano a uscire dal letargo con un paio di scambi in velocità, senza però creare a Curci nessun pericolo degno di questo nome. Tuttavia i rossoblù, nel dubbio, decidono di scomparire completamente dal campo. Piove forte e fa freddo, come dargli torto? I padroni di casa iniziano allora a guadagnare metri di campo, trovando dinnanzi a loro un Bologna svogliato e arrendevole. Quello che mai, anche a salvezza già praticamente acquisita, vorremmo vedere.
Inizia il superlavoro per Curci: al 7’ grande uscita sui piedi di Denis dopo una mischia in area, al 16’ provvidenziale intervento d’istinto su una bella girata di Livaja, al 19’ splendido volo a neutralizzare un bolide mancino di Brivio e al 25’ parata in due tempi su un insidioso colpo di testa ancora di Denis. Peccato solo che al 22’ il portiere romano non possa proprio nulla sulla volèe di Giorgi dopo una strepitosa discesa di Brivio sulla fascia sinistra. Palla nel sacco e Atalanta in vantaggio. Piove sempre più forte.
Al 14’ esce Perez, ancora non al meglio della condizione, e di lì a poco anche Pasquato e Kone, stasera francamente inguardabili. Pioli si fa sentire e i rossoblù fanno finalmente l’unica cosa che dovrebbero sempre fare: servire un pallone giocabile ad Alberto Gilardino. Ci pensa Diamanti al 31’, e in un attimo il bomber di Biella si libera di Lucchini e con una stoccata di esterno destro fredda Consigli. Niente violino stavolta, ma va benissimo così, è 1-1.
Gli uomini di Colantuono però, sostenuti a gran voce dal proprio pubblico, non demordono, consapevoli di meritare l’intera posta in palio. Bisogna essere onesti. Curci si esalta nuovamente al 37’ su un tiro velenoso del solito instancabile trottolino Maxi Moralez, inducendo ogni tifoso bolognese che si rispetti a pensare che un puntaccio portato a casa oggi sarebbe davvero oro colato.
Sul versante opposto ci prova Moscardelli, tornato finalmente a sfoggiare una barba notevole, ma il suo destro di controbalzo viene respinto senza troppi affanni dall’estremo difensore orobico. I ritmi del match, già vistosamente calati, crollano del tutto. Al 39’ viene ammonito Morleo che, diffidato, salterà la sfida contro la Lazio. Ma le brutte notizie non finiscono qui: nel recupero, proprio in occasione dell’ultima rimessa dal fondo, Curci si procura l’ennesimo infortunio muscolare della sua stagione. Incredibile ma vero, quando ormai il suo periodo buio sembrava solo un lontano e spiacevole ricordo.
Negli ultimi mesi il buon Gianluca si è dimostrato un portiere valido, magari non eccezionale ma certamente affidabile. Tutto sommato, fossi stato in Guaraldi e Zanzi, di fronte a una richiesta ragionevole da parte della Roma avrei pure provato a trattenerlo. Fisicamente però siamo di fronte a un giocatore quasi alla frutta, oggi ne abbiamo avuto la conferma definitiva. Mi spiace molto per il ragazzo ma per la prossima stagione non possiamo rischiare ancora, ci serve un portiere integro e ci serve subito. Intanto, per le ultime giornate, prepariamoci a qualche nuova meraviglia della libellula Chicco Agliardi.
Tra i pali per gli ultimi secondi di gioco va Moscardelli, che strappa a tutti un sorriso nonostante il grande dispiacere per quanto accaduto al nostro numero 1. Finisce così, in parità, e chi l’avrebbe mai detto? Dopo un primo tempo di una bruttezza fuori dal comune, nella ripresa l’Atalanta ha accelerato, ha lottato e ha fatto contenti i suoi tifosi. Il Bologna ha saputo limitare i danni e nell’unica vera occasione da gol ha punito, facendo contenti i suoi tifosi. O almeno, io sono contento, perché finalmente i punti sono 40 e perché, con Lazio e Napoli all’orizzonte, una sconfitta oggi non sarebbe stata disastrosa ma certamente nemmeno simpatica e facile da assimilare.
Salvi siamo salvi, ora cerchiamo di chiudere nel miglior modo possibile questo campionato e di iniziare il prima possibile a lavorare con serietà in funzione di quello venturo, così che si possa alzare almeno un po’ quella famosa asticella tanto cara al nostro presidente.
[Simone Minghinelli – Fonte: www.zerocinquantuno.it]