I neroazzurri continuano a macinare punti in casa ma il gioco continua a deludere
BERGAMO – La partita di oggi dell’Atalanta, ha ricalcato quella vista domenica scorsa contro il Catania, ma l’avversario di oggi, aveva una caratura tecnica superiore e per buona parte della gara l’ha dimostrato, mettendo in seria difficoltà i nerazzurri.
SAN PALO – Nella prima frazione di gioco, l’Atalanta, deve ringraziare i pali della porta di Sportiello se non è andata al riposo in svantaggio. Il primo è stato di Ibarbo che, da fuori area ha fatto partire un missile che colpisce il palo pieno. Il secondo, sempre di Ibarbo dopo 10’ e il terzo, su punizione magistrale di Conti che colpisce il sette. Atalanta fortunata che reagisce alla mezz’ora con un tiro di Brivio deviato da Abramov. Finisce un primo tempo con una brutta Atalanta, gioco pessimo e poche idee.
SECONDO TEMPO – Nel secondo tempo, il canovaccio della partita non cambia. Il Cagliari, se pur a ritmi piuttosto bassi, conduce il gioco e l’Atalanta prova a colpire in contropiede e proprio da una ripartenza sulla fascia destra, nasce il gol dei nerazzurri. Brienza crossa in area, pallone spizzato da Moralez che trova Bonaventura a supporto sul secondo palo e insacca il gol dell’1 a 0. Vantaggio d’oro che non ferma però l’iniziativa dei sardi che si rendono ancora pericolosi con Sau e una conclusione di Murru sull’esterno della rete.
IL FATTORE CAMPO – l’Atalanta, tra le mura amiche, a differenza dell’anno scorso, sta costruendo la sua corsa verso la salvezza. I Nerazzurri hanno conquistato 20 punti su 24, e se avesse colto qualche risultato fuori casa, oggi, forse, si parlerebbe di altri obiettivi rispetto alla salvezza. Qualcuno critica Colantuono per il gioco (critica condivisiile), ma come diceva Boniperti: “La vittoria non è importante, è l’unica cosa che conta”
EUROPA? NON DICIAMO CAVOLATE … – Qualcuno, mi ha scritto, parlando di Europa. Va bene il tifo che annebbia le idee, ma mi chiedo se oltre all’Atalanta, si guarda pure la classifica degli altri. Il Torino e Parma, due squadre sulla carta sul piano dell’Atalanta, stanno conquistando vittorie in casa e soprattutto fuori, il Genoa sta facendo molto bene, per non parlare di Lazio, Verona, Fiorentina. Insomma, parlare di Europa, fa ridere. É ovvio che l’obiettivo salvezza cominincia a star stretto e stufare pure i tifosi, ma l’Europa non si conquista a parole ma sul campo. Proprio stamattina, un ex abbonato, alla domanda: “Non vai più allo stadio?”, mi ha risposto: “No, non mi diverto, gioca male, meglio starsene a casa“. Non sarà un tifoso talebano, ma non ha tutti i torti in effetti.
TRE PARTITE E POI … – Le prossime tre partite, sulla carta, potrebbero riaprire i giochi salvezza. Non sarebbe scandaloso, non conquistare nemmeno un punto tra Torino domenica, Napoli in casa e Fiorentina fuori. É chiaro che, solo tre punti, potrebbero essere più che sufficienti, per poter poi proseguire il cammino in campionato senza troppi patemi, con il classico rischio poi, di vedere un’Atalanta accontentarsi del pareggino e magari qualche regalino ad altre squadre. É nel DNA dell’Atalanta, una volta raggiunta la salvezza, sedrsi sugli allora e mandare in vacca il finale di campionato. Ma i tifosi hanno pagato fino a maggio il loro abbonamento, ricordatevelo!
DENIS-IBARBO – La sfida tra i bomber, l’ha vinta sicuramente Ibarbo. Nessuno dei due ha segnato, ma avete visto come gioca la punta cagliaritana e l’osannato Denis? Il primo faceva reparto da solo davvero, conquistando palla a centrocampo, saltando l’uomo, liberandosi per la conclusione, coprendo il pallone, tenendolo tra i piedi e non con stop ad inseguire stile Denis. L’argentino, ha segnato domenica su rigore dopo una prestazione pessima, oggi ha ripetuto lo spartito, non vedendo mai la porta. L’Atalanta ringrazi Bonaventura e Moralez che corrono e segnano pure per Denis, sennò addio… Sul mercato, una punta come Bianchi (oggi due gol), sarebbe una follia lasciarlo andare alla Samp.
[Luca Ronchi – Fonte: www.bergamonerazzurra.com]