Atalanta-Catania 2-1: una vittoria che non dirada la nebbia

227 0

logo-atalantaL’Atalanta batte a fatica il Catania per 2-1 e scaccia la nebbia (fitta sul Comunale), grazie ad un calcio di rigore di Denis e il raddoppio nel finale di Moralez, ma il punteggio non deve trarre in inganno perché l’Atalanta vista oggi, ha palesato numerosi problemi di condizione atletica e nel gioco, soprattutto nel primo tempo, dove i siciliani, hanno praticamente giocato ad una porta.

PRIMO TEMPO – Ci si aspettava un’Atalanta aggressiva, affamata di punti, grintosa fin dalle prime battute di gioco e invece, per 45’ si è visto praticamente solo il Catania che ha chiuso i nerazzurri nella loro metà campo, conquistando ben 5 calci d’angolo nell’arco di 20’ e solo un intervento in uscita di Sportiello su Bergessio lanciato a rete, ha evitato  che il Catania chiudesse in vantaggio la prima frazione di gioco.

SPORTIELLO – I pareri sul portiere nerazzurro, erano molto positivi, molti addetti ai lavori, si dichiaravano sicuri nel dire che l’Atalanta, una volta partito Consigli, avesse pronto un gran portiere dal sicuro avvenire. Oggi, il 21enne milanese (bergamasco d’adozione), ha giocato senza nessuna emozione, garantendo sicurezza al reparto difensivo con uscite sicure su palla alta e bravo tra i pali su Bergessio prima e su conclusione di Barrientos poi.

SECONDO TEMPO – Nel secondo tempo, si è vista un’Atalanta più decisa a imporre il proprio gioco e complice la crescita di Bonaventura, fin li piuttosto in ombra, e un ottimo Moralez, si è portata in vantaggio grazie ad un rigore per fallo (ingenuo) di Biraghi proprio su Bonaventura, atterrato in area spalle alla porta. Denis trasforma il rigore e fa tirare un sospiro di sollievo al Comunale avvolto nella nebbia. I nerazzurri si chiudono, il Catania, prova a mettere pressione, ma l’attacco è piuttosto sterile e su una ripartenza al 40’, arriva il secondo gol realizzato da Moralez che mette a sedere Rolin con una finta e batte Frison. Partita finita? No, perché nel tempo di recupero, arriva il gol di Leto del Catania, ma ormai non c’è più tempo e l’Atalanta porta a casa 3 punti d’oro.

VITTORIA CHE NON DIRADA LA NEBBIA – L’Atalanta ha vinto e tutti contenti. In fin dei conti nel calcio, è l’unica cosa che conta, ma l’Atalanta vista oggi, ha manifestato parecchi problemi nel gioco, nella mentalità provinciale che stenta ad essere quella vista nelle passate stagioni e solo grazie alla crescita del suo giocatore di qualità, Bonaventura, è riuscita a portare a casa 3 punti contro un Catania che non ha assolutamente mollato le speranze di salvezza e lo dimostrerà fino alla fine. Come accade tra le grandi squadre, anche in quelle piccole, basta un giocatore con dei numeri un po’ superiori alla media, per portare a casa una vittoria o una salvezza. Quando si fermano loro, iniziano i problemi.

CLASSIFICA – Tre punti pesanti, soprattutto nell’ottica di una classifica che vede le ultime tre squadre della classifica, fare a gara a chi resta ultimo. Dopo la sconfitta pesante del Livorno di ieri, caduto in casa contro il Parma, il pareggio deludente del Bologna in casa contro la Lazio, si attende il risultato del Sassuolo, impegnato in casa con il Mlan rilanciato sull’Honda dell’entusiasmo, del Chievo e della Samp, impegnate domani sera rispettivamente con Inter e Udinese. Domenica, senza gli squalificati Cigarini e Benaoulane, arriverà il Cagliari, sconfitto oggi pesantemente dalla Juventus per 4 a 1 in casa come i nerazzurri alla vigilia di Natale, ma dando segni di buon calcio per più di un’ora. Un Cagliari che non deve assolutamente essere preso sottogamba. Poi arriveranno tre partite difficilissime contro Torino, Napoli e Fiorentina, ma ne riparleremo da lunedi prossimo. Ci si chiede se l’Atalanta si salverà. La cosa è fuori discussione, non tanto per i meriti dei nerazzurri, ma per la qualità pessima di almeno 4-5 squadre che lotteranno fino alla fine del campionato per mantenere la categoria.

COPPA ITALIA – Da più parti, si sta quasi invitando l’Atalanta, a mandare la squadra Pulcini a giocarsi la qualificazione in Coppa Italia mercoledi contro il Napoli. Va bene, non sarà una partita facile, anzi, ma perché non provarci? Giocheranno probabilmente Cigarini e Benalouane squalificati domenica contro Il Cagliari, ma perché non schierare un’Atalanta competitiva per almeno i primi 45’ di gioco e tentare di regalare un quarto di finale contro Parma o Lazio, squadre alla portata dei nerazzurri? Se dei professionisti, non riescono a giocare due partite in una settimana, è meglio che si dedichino alla Playstation. Ci sono altri sport in cui si gioca sempre ogni tre giorni senza batter ciglio, addirittura sport come il tennis, dove si gioca tutti i giorni, con partite a volte tirate per 3-4 ore. Nel calcio, sembra che giocare (giocare, non lavorare 8 ore in cantiere), sia una fatica immane che lasci senza forze dei professionisti per chissà quanti giorni. Va beh, è un peccato pianificare a tavolino di uscire da una competizione che regalerebbe ai tifosi, qualche serata di coppa memorabile, come sono state in passato alcune partite contro la Juve o la Fiorentina.

[Luca Ronchi – Fonte: www.bergamonerazzurra.com]