Atalanta-Chievo Verona 2-1: provvidenziale l’ingresso di Cigarini

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logo-atalantaL’Atalanta torna a vincere in casa, soffrendo per 79’ di gioco, quando Cigarini, entrato da pochi minuti al posto di Baselli, insacca con un rasoterra millimetrico, il gol del 2-1 finale che vale match e salvezza ormai in cassaforte.

PRIMO TEMPO – Il primo tempo, non è stato certo uno spot di bel calcio, per 19’, non c’è stato un tiro in porta di entrambe le squadre, ma al 20’, una conclusione da fuori area di Carmona sblocca il risultato. Il cileno calcia schiacciando il pallone sul terreno, facendo prendere una traiettoria impazzita alla palla che si infila alla destra di Agazzi. Il Chievo prova a reagire al 30’, con una palla spizzata da Hetemay che trova Paloschi libero nell’area piccola di Consigli, ma l’attaccante ci mette un giorno a girarsi e si ritrova il portiere nerazzuro a sbarragli la conclusione a rete.

SECONDO TEMPO – Nella ripresa, grazie ad un Chievo più intraprendente, la partita si vivacizza. All’8’, Bonaventura pesca Raimondi in area da solo, ma l’esterno nerazzurro, a tu per tu con il portiere calcia incredibilmente alto. Al 65’, l’episodio che potrebbe chiudere la partita, Cesar si prende una seconda ammonizione, lasciando i veneti in 10, ma a questo punto, inspiegabilmente, l’Atalanta cerca la gestione del pallone e arretra il baricentro, dando campo al Chievo che al 72’ trova il gol del pareggio con Dainelli che svetta in area più in alto di tutti e insacca sfruttando un traversone di Guarente su calcio da fermo. Il pareggio da coraggio al Chievo e con Pellissier, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, va vicinissimo al raddoppio, ma è bravissimo Consigli a deviare il pallone sopra la traversa sulla conclusione di testa dell’attaccante clivense.

LA CHIAVE – Colantuono sostituisce Baselli e fa entrare Cigarini. Dopo 3 minuti, Denis in area, appoggia per l’accorrente Cigarini che lascia partire un tiro rasoterra che si infila all’angolino della porta di Agazzi. I nerazzurri, agguantano un successo fondamentale per la corsa salvezza dove si attende ormai solo l’aritmetica.

DENIS – Oggi, come in altre occasioni, Denis, ha regalato una prestazione impalpabile, sempre anticipato, lento, macchinoso e soprattutto mai un tiro in porta verso la porta avversaria. Se non tira un attaccante, chi dovrebbe farlo? La scusante che non gli arrivano palloni giocabili, non regge nemmeno più, perché di palloni gliene sono arrivati parecchi, ma oltre a fare un giochino di sponda da trequartista, non va oltre.

CONSIGLI E I GOL DEGLI ALTRI – Se l’Atalanta si è salvata pure quest’anno, molto del merito va ad Andrea Consigli che anche oggi, ha evitato una possibile sconfitta, come è successo in moltissime altre partite durante la stagione. Oltre a Consigli, sono arrivati gol fondamentali dai centrocampisti, da Bonaventura, da Brivio e Stendardo. Gol che hanno fruttato una vittoria di misura, non 3 a 0 con doppiette inutili ai fini del risultato come ha fatto Denis contro il Napoli.

CASO CIGARINI E I GIOVANI – Dopo tre partite in cui Cigarini parte dalla panchine, è abbastanza evidente che le gerarchie nel centrocampo di Colantuono, sono cambiate. Cigarini dell’ultimo periodo in cui ha giocato titolare, in effetti, meritava di riposare un po’, ma ora è chiaro, che l’esclusione fa rumore. Qualcuno invocava l’ingresso dei giovani. Colantuono l’ha accontentato, escludendo però uno dei senatori e leader di questa squadra.

CIGARINI SI-DENIS NO, MERCATO DA BRIVIDIv– Giustamente Cigarini è stato sostituito dopo 3 partite deludenti, ma il discorso, evidentemente, non vale per tutti se Denis dopo 5 partite in cui ha lasciato la squadra in 10, è ancora titolare inamovibile. Ma il motivo è da ricercare nel mercato estivo ed invernale, dove Marino e la società, sotto ricatto del Tanque, non hanno voluto prendere un’altra punta da affiancare o per sostituire l’argentino. Denis, alla veneranda età di 33 anni, sembra come i bambini capricciosi che all’oratorio, solo per il fatto di portare il pallone, devono giocare sempre e dove vogliono loro.

GIOCO – Ancora una volta, pivono critiche sul gioco di Colantuono. Pessimo, ma l’Atalanta è in buonissima compagnia con molti altri club, però, a differenza di altre squadre che navigano in acqua limacciose, Colantuono, ha raggiunto per il quarto anno consecutivo la salvezza, unico obiettivo (deprimente finché volete), richiesto dalla società. Ogni altro tipo di discorso, evapora al contatto con i risultati. É chiaro, che d’ora in poi, si spera che la squadra giochi più libera e provi un modulo tattico più offensivo, cercando di giocare la partita, regalando sprazzi di bel gioco, rischiando anche di pareggiare o perdere qualche partita.

FUTURO – Da oggi, con l’Atalanta virtualmente salva, si inizierà a pianificare la prossima stagione, valutando chi è giocatore da Atalanta e chi no. La lista dei partenti è lunga, ma il mercato estivo, non deve più lasciare la casella vuota in attacco, urge un attaccante forte che possa sostituire e giocare in alternativa di Denis.

[Luca Ronchi – Fonte: www.bergamonerazzurra.com]