Prima della chiusura del mercato, il sottoscritto che di calcio non capisce nulla, aveva indicato nel centrocampo, il punto nevralgico della squadra nerazzurra, o quanto meno il più carente in alternative. Le condizioni fisiche precarie di Carmona, il rendimento non proprio eccellente di Cazzola e la cessione di Kone al Varese, lasciava Colantuono con due centrocampisti da serie A di massimo affidamento come Biondini e Cigarini.
La domanda che mi ponevo era: se uno dei due si infortuna e in quel periodo il calendario proponesse un trittico di partite con Juve, Inter e Napoli (tre a caso che per fortuna non ci sono), come le affronterebbe l’Atalanta? Con Cazzola e Cigarini o Biondini?
La mia domanda, non voleva essere una gufata, ma il momento è puntualmente arrivato. Biondini fuori per 40 giorni, costringerà Cigarini e Cazzola a fare gli straordinari, giocando tre partite nell’arco di 7 giorni.
Le partite non sono sulla carta proibitive, ma è chiaro che l’emergenza a centrocampo era da prevedere da qualche addetto ai lavori prima della chiusura del mercato, mettendo in preventivo a tempo debito, questi fisiologici imprevisti. L’Atalanta si trova attualmente con 5 trequartisti per una maglie e 3 centrocampisti per due maglie. A gennaio sappiamo già dove intervenire…
[Luca Ronchi – Fonte: www.bergamonerazzurra.com]