Le parole dell’attaccante argentino dell’Atalanta nel corso di una videochat con Adriano Nuzzo, fondatore della onlus “We Africa”.
BERGAMO – Il “Papu” Gomez, capitano dell’Atalanta, è intervenuto nella videochat con Adriano Nuzzo, fondatore della onlus “We Africa”. Queste le parole dell’argentino: “Speriamo che il 4 maggio molti possano ricominciare a lavorare. Come calciatore non ne vedo l’ora. Dipende tutto dalla sicurezza e dai test che dobbiamo fare: la speranza, il 4, è di riprendere almeno gli allenamenti individuali. Linda, i bambini e io siamo fortunati perché stiamo bene e abbiamo una casa grande, ma c’è molta gente che sta soffrendo: se non si lavora, le famiglie rischiano di non mangiare. La salute prima di tutto, deve decidere il governo. Il calcio è un’industria nel settore dell’intrattenimento e rende felice tante persone oltre e farne lavorare parecchie, dagli steward ai giardinieri. Io voglio tornare a giocare per aiutare tutti a pensare ad altro: sarebbe un sollievo per chi adesso è rinchiuso in casa e vuole vedere le partite. . A Bergamo i numeri del contagio sembrano in calo: non possiamo mollare, a Pasqua sentivo tante macchine avendo la sensazione che molta gente fosse sulle strade. Questo non va bene”.