Ancora un pari a Bergamo tra Atalanta e Udinese e un’altra partita brutta sul piano dello spettacolo. Le due squadre disposte specularmente a livello tattico si sono praticamente annullate.
La partita l’ha fatta l’Atalanta, creando soprattutto nella ripresa maggiori occasioni da rete, ma la partita si è decisa nel primo tempo con un super gol del ciccio Muriel e un rigore decisamente molto generoso concesso ai nerazzurri.
DUE ERRORI NON FANNO UN COSA GIUSTA – Il rigore concesso ai nerazzurri era inesistente, ma pochi minuti prima, c’era un rigore a favore per un fallo di mano di Pinzi non rilevato dall’arbitro e dagli inutili assistenti di porta che condizionano solamente il giudizio dell’arbitro. L’arbitro, probabilmente ha voluto compensare l’errore precedente, concedendo un rigore inesistente. Due errori sommati non fanno una cosa giusta, ma due errori restano.
IL CALCIO E’ OPINIONE NON SCIENZA- Il calcio è materia opinabile, un episodio può essere interpretato in modo differente da una persona all’altra. Pensate ora ad un episodio da rigore: opinabile alla massima potenza in certi casi e se a decidere fosse solo uno (l’arbitro), avremmo un solo giudizio su cui discutere, mentre ora, bisogna interpretare la decisione dell’arbitro, dell’assistente e del guardalinee, tradotto: un pasticcio infinito e la tecnologia intanto resta un miraggio.
POCA INCISIVITÁ E IL SOLITO GOL DI DENIS – Aldilà degli episodi, l’Atalanta ha fatto una mole di gioco maggiore ai friulani senza però concretizzare cercando di affondare il colpo per paura di esporsi al contropiede dell’Udinese. L’occasione più ghiotta è capitata sui piedi di Denis all’inizio del secondo tempo, ma ancora una volta l’argentino, a porta quasi spalancata ha calciato contro un difensore avversario.
MORALEZ DISASTRO E A GENNAIO… – Disastroso Moralez che conferma il suo momento decisamente negativo. Entra a partita in corso sostituendo un intraprendente De Luca e dopo pochi minuti si fa ammonire per una simulazione in aerea di rigore. Passano pochi minuti ed ecco che refila una gomitata a Domizzi. Meritava l’espulsione, ma l’arbitro e guardalinee hanno fatto finta di non vedere.
A GENNAIO, SE FOSSERO VERE LE VOCI DI UN’OFFERTA DI 10 MILIONI DALLA Spagna, ci si potrebbe pensare, non perché il giocatore non sia valido, anzi, ma sembra non aver più voglia, ha gli occhi spenti e le gambe molli. Sotto questo punto di vista, Denis, per impegno e dedizione, è da incoronare da esempio.
PELUSO – La Juventus per Peluso ha offerto un milione per il prestito e 3,5milioni per il riscatto. L’Atalanta ora dovrà valutare il da farsi, ma è chiaro che se arrivasse un’offerta cash dal Milan, il terzino nerazzurro potrebbe andare verso Milano.
SCHELOTTO – Discorso diverso per l’italo argentino. Lui vorrebbe lasciare Bergamo destinazione Spagna o Inghilterra per questioni extra campo. Chi ha potuto vederlo in questi giorni, parla di un ragazzo decisamente affranto per quanto successo, ma è un ragazzo di 24 anni e gli errori capitano a tutti di commetterli. L’importante non è cadere, ma sapersi rialzare. Ezequiel l’ha capito, sembra volersi rimettere in carreggiata, liberandosi la mente dando un taglio con il passato recente. Se così fosse, da gennaio, si potrebbe riavere lo Schelotto visto l’anno corso di nuovo correre sulla fascia dando un contributo notevole alla squadra. A giugno poi, ci sarà un addio ma molto più sereno con la società e tifosi.
Ezequiel ora va sostenuto e aiutato, per il suo bene e il bene dell’Atalanta.
[Luca Ronchi – Fonte: www.bergamonerazzurra.com]