FORMAZIONI – Petkovic si affida al tridente con Floccari, Perea e Felipe Anderson, fuori a sorpresa Candreva. Biglia vince il ballottaggio con Ledesma e si sistema in mediana con Onazi ed Hernanes. Colantuono, invece, in serie positiva da 2 partite, conferma la formazione che ha battuto il Chievo con il folletto Maxi Moralez tornato al gol contro i clivensi dopo un anno alle spalle dell’unica punta Denis.
PRIMO TEMPO – Tipica giornata autunnale a Bergamo dove l’Atalanta festeggia i 106 anni di storia. Ci prova Lulic a fare il guastafeste, ma il pallone finisce alto. Ritmi soporiferi, il match non decolla. É la Lazio a fare la partita, ma la manovra è troppo compassata, manca il cambio di ritmo giusto per bucare la ben organizzata retroguardia atalantina. Al 26’ è Biglia a provarci ancora, ma il suo tiro viene smorzato da un difensore. Troppo poco per riuscire ad impensierire Consigli. E’ l’Atalanta , però, a creare la situazione più pericolosa del primo tempo; Del Grosso va via sulla sinistra, palla in mezzo per Bonaventura che spara a botta sicura, ma Marchetti dice no. La Dea prende coraggio e al 40’ fa correre un brivido lungo la schiena ai tifosi biancocelesti. Palla filtrante per Maxi Moralez, Marchetti è battuto, ma c’è Cavanda sulla linea a salvare. Il gol è nell’aria e l’incubo si materializza appena un minuto dopo quando Cigarini raccoglie una palla vagante al limite dell’area e scarica il destro che passa sotto i piedi di Biglia e si insacca. Finisce il primo tempo, Atalanta in vantaggio, Lazio non pervenuta.
SECONDO TEMPO – Il secondo tempo inizia con una novità: dentro Candreva, fuori Felipe Anderson, ma la musica non cambia. Bastano due giri di lancette per mettere di nuovo in apprensione Marchetti, stavolta è Raimondi a scaricare il sinistro appena fuori area, palla alta di poco. Il pericolo corso sveglia la Lazio che sale in cattedra. Palla filtrante di Biglia per Lulic che salta di netto il difensore e mette in mezzo per Perea. Il giovane attaccante biancoceleste dimostra di essere di ghiaccio stoppando il pallone e depositando in rete. Un lampo che vale il pareggio. I ragazzi di Petkovic, galvanizzati dal gol, si riversano in attacco. Ci prova Hernanes su punizione, ma Consigli è bravo a non cadere nel tranello teso dal brasiliano. Partita finalmente piacevole, il pareggio non serve a nessuno ed il tono agonistico non può che aumentare. E’ ancora il Profeta a suonare la sveglia con un bolide dai 30 metri, palla che sfila alla destra di Consigli. Petkovic capisce che è il momento di osare ed inserisce il baby Keita, fuori un impalpabile Floccari. L’ex canterano dimostra subito personalità testando i riflessi di Consigli che risponde presente, la Lazio c’è. Dopo un mese si rivede in campo anche Klose, entrato in campo al posto di Hernanes; il tecnico di Sarajevo dimostra di non accontentarsi del pareggio, ma la fortuna non sempre aiuta gli audaci. Al 40’ la Lazio perde palla a centrocampo, Cigarini lancia Denis che, solo davanti al portiere, lo mette a sedere e regala la vittoria alla Dea. Lazio che continua a non vincere fuori casa, bergamaschi sugli scudi. La festa è completa.
[Matteo Vana – Fonte: www.lalaziosiamonoi.it]
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