Atalanta-Palermo 1-0: decisivo l’ingresso di De Luca

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Alla vigilia, forse, più di qualcuno avrebbe firmato per il pareggio con il Palermo. Un Palermo assetato di punti, in ritiro da una settimana, una full immersion di tattica e ricarica motivazionale, era pronto per venire a Bergamo per ottenere quanto meno un punto.

ATALANTA PANCIA PIENA? MAI! – Il clima nel ritiro dei rosanero a Grassobio era molto sereno e la squadra di Gasperini era sicura di poter ottenere un buon risultato al Comunale, contando sul fatto di trovarsi di fronte un’Atalanta con la pancia piena dopo la sbornia di felicità, in seguito alla vittoria di Milano con il Milan (tutt’altro che impresa come avevo scritto e Anderlecht e Udinese l’hanno confermato) e soprattutto falcidiata dalle assenze di Schelotto, Peluso e Biondini.

ELOGIO ALLA PAZIENZA – Invece, il Palermo, pur non meritando forse di perdere la partita, si è trovato di fronte un avversario paziente, attento e concentrato a studiare le possibile rivoluzioni tattiche di Gasperini. Dopo avergli preso   le misure per un’ora abbondante, ha cominciato a tessere la tela per intrappolare l’avversario sul tramonto della partita, ottenendo tre punti d’oro in vista della difficilissima trasferta di Catania.

SE SI VINCE SOFFRENDO… – É stata la vittoria della sofferenza, non tanto perché l’Atalanta ha subito il gioco del Palermo, ma perché ha avuto la pazienza di aspettare, la virtù dell’attesa, non facendosi prendere dalla foga di sbloccare subito il risultato. In questo, come al solito, è stato bravissimo Colantuono a mantenere la calma senza frustare la squadra come ha fatto in altre occasioni.

DE LUCA ZANZARA TIGRE – Ecco la chiave tattica che Colantuono ha tirato fuori dal cilindro. Il mister di Anzio ha tolto uno spento Bonaventura che è tornato il giocatore visto nelle prime due partite di campionato e ha inserito la zanzara/turbo De Luca che ha spaccato la partita in due. La sua velocità ha messo in netta difficoltà la retroguardia rosanero, ben presidiata da Donati che ha fisico e tecnica ma difetta forse nello spunto veloce tipica del difensore.

E GLI ASSENTI? CHI SE NE É ACCORTO? – Alla fine di ogni partita, tutti gli allenatori che escono dal campo sconfitti, si appendono alla scusante degli infortunati, perché il giochino “degli assenti hanno sempre ragione”, funziona sempre per restare aggrappati ad una panchina (Allegri e Stramaccioni insegnano).

A Colantuono oggi mancavano nell’ordine:Peluso, Schelotto e Biondini. Non proprio tre giocatori della primavera e nonostante ciò ha vinto a Milano e oggi. Traete ora voi le conclusioni di cosa potrà fare questa squadra quando sarà al completo.

DENIS – Ad inizio anno ho detto che Denis dell’anno scorso è stato a una meteora, il vero Denis è quello visto per 10 anni nel nostro campionato e l’argentino lo sta dimostrando. Pare lontano dalla sua forma migliore e sembra continuare sulla falsa riga del Denis visto nel girone di ritorno dell’anno scorso, quando mise a segno solo 4 gol, di cui 3 con la Roma nella stessa partita.

A CATANIA – La partita di mercoledi al Massimino a Catania, oltre ad essere una trasferta estremamente difficile (oggi i catanesi meritavano di vincere nettamente), sarà complicata anche sotto l’aspetto logistico. Tornare da Catnia, se pur con un volo charter, subito dopo la partita, vorrebbe dire arrivare a Bergamo alle 2 di mattina e non prendere sonno prima delle 3-4. Un piccolo fuso orario da recuperare nei tre giorni che separano la sfida con il Torino. L’ideale, sarebbe restare a Catania direttamente, fare l’allenamento di scarico il giovedi mattina a Catania e poi partire tranquillamente dopo pranzo. Un giorno in più fuori da casa, ma per tre punti contro il Torino, direi che il sacrificio lo si può tranquillamente fare…

RAIMONDI COMMOVENTE – Permettetemi un’ultima nota per Raimondi. Mi sono emozionato , non tanto per il gol in se, ma al pensiero di quello che un ragazzo così umile, semplice, legato alla sua terra, alle sue origine e alla sua squadra, possa aver provato a segnare sotto la sua curva un gol da tre punti a 2′ dal termine. Sono davvero contento per lui, un ragazzo che merita un lunghissimo applauso da parte di tutta la tifoseria e un elogio da Colantuono nella prossima conferenza stampa perchè sono i suoi giocatori, di quelli che sognerebbe di averne 22 in rosa.

[Luca Ronchi – Fonte: www.bergamonerazzurra.com]