Non sono diventato matto tutto d’un tratto. Chiunque andrebbe di corsa alla corte bianconera, ma ci sono delle riflessioni da fare dietro la facciata di un contratto milionario.
Federico Peluso è un terzino che si adatta molto bene anche come difensore centrale e questa sua duttilità, non gli dovrebbe creare problemi a giocare sia in una difesa a 4 come esterno sinistro che come centrale in una difesa a tre anche se in Nazionale, non è un caso che, contro la Bulgaria sia partito dalla panchina quando Prandelli ha adottato una difesa a tre, ed è entrato a partita in corso, quando si è tornati a giocare a 4. Contro Malta, è partito addirittura titolare come esterno sinistro.
Ma l’esempio di duttilità di Padoin finito alla Juventus a gennaio, dovrebbe insegnare qualcosa: in certe squadre, buoni giocatori come Peluso o lo stesso Padoin, titolari in squadre medio basse come l’Atalanta, difficilmente trovano spazio, scomparendo di fatto dal radar del calcio italiano.
Padoin ha giocato qualche spezzone in campionato e in Coppa Italia e titolare al Trofeo Berlusconi, con la prospettiva di poter giocare da titolare la Coppa Italia nella prossima stagione. Non proprio il massimo dell’ambizione per un calciatore a metà del suo cammino calcistico. Peluso, correrebbe un rischio ancora più grosso.
Nella difesa a tre di Conte, difficilmente troverebbe spazio e nel finire in panchina, finirebbero anche i suoi sogni di puntare ad una maglia azzurra per il Mondiale 2014 a Rio.
Dunque che fare? Restare all’Atalanta? No, assolutamente, è un suo pieno diritto ambire ad un club più prestigioso e ad accoglierlo a braccia aperte in un modulo che comprenda una difesa a 4, ci sono altri club come il Milan, il Palermo o l’Inter stessa, squadre in cui, in questo momento, Federico Peluso potrebbe giocarsi un posto da titolare con ottime possibilità di diventarlo.
Al Milan, per fare un esempio, più che un’alternativa ad Antonini, sarebbe un vero e proprio sostituto, mentre al Palermo, sulla fascia sinistra sono addirittura scoperti e non è mistero che a gennaio, i rosanero, torneranno alla carica per il terzino nerazzurro.
Qualche euro in meno d’ingaggio dunque, gli permetterebbero di continuare la sua scalata verso la Nazionale in club con maggior visibilità in piazze dove l’Europa (nel caso del Milan), è una costante.
Il mercato di gennaio si avvicina, i procuratori (alcuni veri e propri vampiri del calcio), più che il bene della carriera del giocatore a livello calcistico, vogliono bene al proprio conto in banca, se poi il loro assistito finirà a scaldare una panchina o una tribuna se pur dorata, chissenenfrega…
[Luca Ronchi – Fonte: www.bergamonerazzurra.com]
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