Nonostante lo scivolone di Firenze, l’avvio di campionato dell’Atalanta resta buono. Ne è convinto anche il direttore tecnico della società nerazzurra, Giovanni Sartori, che tra una riunione e l’altra al Centro Bortolotti di Zingonia offre risposte importanti sulla situazione della Dea. Con una parola d’ordine per il presente ma soprattutto per il futuro: programmazione.
Direttore Sartori, tecnicamente parlando è contento di quello che l’Atalanta ha fatto vedere finora?
I punti conquistati sono importanti per l’obiettivo finale, ma al di là di questo dopo le prime sette partite credo ci siano dei buoni ritorni per le risposte che ci aspettavamo. La classifica ci soddisfa, è buona ma in questa fase mi piace sottolineare come il gruppo abbia dato dei segnali molto chiari. Ad esempio, dietro ci sono stati inserimenti graduali di Paletta e Toloi, e tutto il reparto merita un applauso.
Beh, le prestazioni dei due nuovi le abbiamo viste tutti: sono ottime.
Il primo è una bella conferma, il brasiliano può e deve crescere ancora ma voglio sottolineare come l’Atalanta oggi abbia quattro difensori centrali titolari. Nessuno deve dimenticarsi di Cherubin e Stendardo: quando sono stati chiamati in causa hanno fatto benissimo, il loro apporto è fondamentale. Credo sia giusto sottolineare questo aspetto, lo dicono le prestazioni che si sono viste sul terreno di gioco.
Oltre alla difesa, anche gli altri reparti hanno fatto bene: l’Atalanta è proprio bella da vedere.
A centrocampo, per necessità e infortuni, abbiamo giocato con tre uomini praticamente nuovi. Grassi l’anno scorso è sceso in campo solo due volte dall’inizio e adesso è una bella realtà, de Roon e Kurtic stanno facendo vedere cose molto buone. Ora aspettiamo anche Migliaccio, Cigarini e Carmona che sicuramente saranno preziosi. Davanti è cresciuta l’intesa tra i vari ragazzi che compongono il reparto. Dobbiamo continuare, è ancora lunga, ma per adesso siamo soddisfatti e curiosi di vedere la squadra all’opera con una grande.
A proposito: passato il dispiacere per la sconfitta di Firenze?
È il grande rimpianto di questa prima fase del campionato. Avrei voluto giocarmela undici contro undici, sono d’accordo con il mister. Sarebbe stato utile per valutare meglio la nostra dimensione. Dopo 5 minuti l’espulsione e il rigore hanno chiuso, praticamente, ogni discorso sulla nostra prestazione.
Ma dal Franchi si attendeva conferme o qualche bella novità?
Ero solo molto curioso. Dopo due vittorie convincenti sotto tutti i punti di vista, avrei voluto vedere l’Atalanta giocare contro la prima in classifica per capire a che punto siamo. Il match è ingiudicabile, non mi ha tolto nulla dal punto di vista delle sensazioni che il gruppo mi ha trasmesso, ma ha privato la squadra di punti preziosi. Peccato, dovremo attendere qualche altra partita prima di vedere l’Atalanta misurarsi contro squadre di alto livello.
Nel prossimo mini-ciclo di 5 gare ci sono squadre toste. È possibile immaginare l’Atalanta vicina a quota 20 dopo la sfida col Milan del 7 novembre?
Vicini a quota 20? Eh, magari… Incontreremo squadre come Juventus, Lazio e Milan oltre a Carpi e Bologna. Ma ripeto il concetto: siamo tutti molto curiosi di vedere cosa sarà in grado di fare la squadra nel prossimo mini-ciclo di 5 gare. Valuteremo la continuità, vediamo se arrivano risposte importanti e come saranno per poi fare tutte le valutazioni del caso.
Tutti vedono le partite della squadra sul campo ma il vostro lavoro di ricerca e scouting non si ferma mai: conferma?
Il lavoro della nostra squadra di ricerca – nostra ma come quella di tutte le compagini che seguono un certo tipo di filosofia -non si ferma mai. Quest’estate abbiamo seguito, come ho già dichiarato, tantissime partite in Sudamerica perché lì si giocava mentre da noi la stagione era ferma. Ora si gioca parecchio in Europa: noi stiamo girando tantissimo, anche se personalmente sono meno impegnato di altri a vedere giocatori perchè seguo di più la squadra ma vi assicuro che siamo sul pezzo. Vogliamo farci trovare pronti per ogni evenienza qualora ce ne fosse bisogno, sia per il mercato di gennaio che per quello del prossimo luglio: la programmazione e le valutazioni sono in costante movimento.
Chiudiamo con i ragazzi che sono andati a maturare: Gatto, De Luca e Molina stanno facendo ottime cose.
Gatto, De Luca e Molina sono magari i giovani atalantini più conosciuti ma tra gli altri, quelli che si stanno comportando davvero bene sono Caldara, Kessie e Gagliardini. Seguiamo e monitoriamo tutti i nostri ragazzi, per gennaio non sono previsti rientri ma sicuramente altre valutazioni verranno fatte per il prossimo luglio.