LA CHIAVE – Ha vinto la fame del Sassuolo, ha vinto la tattica perfetta di Di Francesco, ottimo allenatore nel preparare le partite sotto l’aspetto tattico, ha vinto l’attenzione difensiva degli emiliani contro un’Atalanta appesantita nelle gambe e nella testa con la pancia piena. Proprio nel momento in cui serviva l’ultimo piccolo passettino fondamentale per entrare tra le prime 6 della classifica e continuare a cullare sogni d’Europa, almeno fino alla doppia sfida contro Verona e Genoa nella settimana di Pasqua, l’Atalanta alla settima si riposò.
AVVIO MORBIDO E COMPASSATO – Ci si aspettava un’Atalanta euforica, vogliosa di mangiarsi il Sassuolo sulle ali dell’entusiasmo e dalla spinta di un pubblico degno delle grandi occasioni e invece, fin dai primi minuti, si è capito che l’Atalanta vista nelle ultime 6 partite, non era entrata in campo. Avvio lento, quasi timoroso degli uomini di Colantuono, un po’ come quei tennisti che davanti al match point, gli viene il braccino corto per la paura di vincere. Questo atteggiamento, ha permesso al Sassuolo di prendere campo e sfruttare le ripartenze, con una difesa nerazzurra decisamente distratta e lenta nell’arginare le avanzate del tridente nero verde.
DOPPIO SANSONE, MA LA REAZIONE… – Il primo gol del Sassuolo arriva al 33’ del primo tempo, bravo Sansone a sfruttare un’indecisione della difesa nerazzurra, e infilare con un perfetto diagonale la porta di Consigli. Dopo il gol, ci si aspettava la reazione dell’Atalanta e invece, la partita, è continuata con una manovra lenta, quasi si aspettasse da un momento all’altro l’invenzione del singolo o il colpo di fortuna che finora aveva accompagnato in alcune occasione la compagine orobica. Nulla, avvio lento e fine partita al rallentatore.
SECONDO TEMPO – Anche nei secondi 45’ di gioco, la squadra, è mancata dal punto di vista caratteriale, zero tiri in porta, gioco inesistente, tutto quello visto negli ultimi 2 mesi, evaporato al primo sole estivo della stagione. Sugli sviluppi di un calcio di punizione, al 25’, arrivava il colpo del K.O di Sansone che manda definitivamente in archivio i sogni europei nerazzurri e lanciava il Sassuolo verso una salvezza che sul campo, ha dimostrato di meritarsi.
SI SAPEVA MA… – Si sapeva che l’Atalanta non sarebbe andata in Europa, ma che finisse il sogno prima delle due partite casalinghe (occasione per riempire lo stadio), questo no. La troppa euforia della vigilia, le troppe aspettative, hanno narcotizzato i nerazzurri invece di spingerli a mangiarsi il campo, con la speranza di andare a Roma a cercare un’impresa impossibile.
Ora ci si avvia a programmare definitivamente la prossima stagione senza l’ingombro Europa. Chissà se il treno ripasserà tra qualche anno, con lo stadio a norma… Che peccato!
[Luca Ronchi – Fonte: www.bergamonerazzurra.com]
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