Atalanta-Torino 1-2: l’analisi del match

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logo-atalantaDa qui alla fine del campionato, bisognerà avere tre occhi per vedere cosa succede in casa Atalanta, Cesena e Cagliari. Oggi, giocando tutte e tre in contemporanea, fino alla fine è stata una giornata di campionato che poteva dare una svolta al campionato in un senso o nell’altro. I tifosi nerazzurri, speravano in una vittoria salvifica per poter dare una svolta definitiva al campionato, ma non hanno fatto i calcoli con la voglia di Europa dei granata. La sconfitta dell’Atalanta, come sempre finora, è stata indolore, salvo il  biscotto di Verona, dove il Cesena sotto di tre gol, ha pareggiato 3-3 accorciando il suo distacco in classifica a -4.

OVVIAMENTE, evitiamo di far morali da Bergamo, perché se c’è un club che è campione del mondo in biscottifici avvelenati è proprio l’Atalanta (lo dice la storia recente, non io). E domenica ci sarà Atalanta-Sassuolo….

CASA ATALANTA – Ma parliamo di vicende nerazzurre. Per 15 giorni, non ho fatto altro che leggere proclami di battaglia, di punti da fare assolutamente, di un’Atalanta rinata nel gioco e nel morale, di una squadra pronta a far vedere la mano di Reja dopo la sosta, di giocatori convinti di vincere dopo 6 giornate fermi al palo e invece sul campo, come sempre, l’Atalanta non solo non ha vinto, ma ha pure perso 1-2.

APPROCCIO – Dopo i proclami di battaglia e di fiducia, mi sarei aspettato quanto meno, un approccio alla partita diverso da quello visto nei primi 45’ minuti di gioco e invece, i nerazzurri, hanno aspettato il Torino nella loro metà campo, cercando di sfruttare le ripartenze, dimenticandosi di trovarsi di fronte ad una delle squadre più organizzate del campionato. Il Torino ha fatto la partita, passando in vantaggio con una punizione di Quagliarella con la complicità di Sportiello che ancora una volta ha messo in evidenza il suo difetto della casa, cioè quello di andare su alcuni palloni con un po’ troppa sufficienza. Il raddoppio, è arrivato su una dormita colossale della difesa nerazzurra che ha lasciato da solo Glik battere a rete da zero metri.

SECONDO TEMPO – Non commento nemmeno il rigore dubbio non dato a Pinilla sul finale del primo tempo per dignità, dopo quello che è successo a Napoli 15 giorni fa.Anzi, rispondo da atalantino:Ci poteva stare”, anzi, rispondo da Pinilla:”Il rigore non c’era”. Nella ripresa, i nerazzurri decidono di cominciare a giocare, sperando ancora una volta di riuscire a ribaltare il risultato come era avvenuto contro il Cesena e Palermo, ma il gol fantascientifico (il più bello del campionato) di Pinilla, non è bastato per portare a casa almeno un pareggio.

PINILLA – Al gol fantastico di Pinilla, fa da contraltare la sua espulsione per un calcionerifilato a Basha nel finale di partita. Il cileno si beccherà come minimo 2 giornatesaltando Sassuolo e la trasferta dell’Olimpico con la Roma. Mi auguro venga multato pesantemente dalla società, perché farsi espellere a 5’ dalla fine della partita e in questa fase delicata del campionato, è da folli stile Livaja.

CLASSIFICA – Qualcuno mi ha già scritto che l’Atalanta rischia la serie B. Tranquilli, se in 7 giornate dove i nerazzurri hanno fatto pietà, la classifica è addirittura migliorata, non vedo cosa possa cambiare nelle prossime 9 giornate. Cesena e Cagliari, fanno una fatica immane a fare un punto e i nerazzurri si salveranno proprio grazie al loro rendimento.

REJA – L’Atalanta si salverà e automaticamente a Reja verrà rinnovato il contratto per il prossimo anno. Ma siamo sicuri che sia l’allenatore giusto? Finora, al di la del pareggio rubacchiato di Napoli, ha fatto vedere cose peggiori di quelle viste con Colantuono. Zero gioco, schemi tattici strampalati con una difesa a 3 mai adottata negli ultimi 10 anni di storia atalantina, scelte molto discutibili (dov’è sparito Belaouane?), Migliaccio preferito a Baselli cercato da mezzo mondo e una squadra senza carattere. Dove sarebbe la cura Reja?

EMANUELSON –  Ieri, Reja, ha tirato una stilettata a Emanuelson, accusandolo di scarso impegno. Conoscevo le doti tecniche di Emanuelson decisamente buone per una squadra di media fascia, ma conoscevo pure il suo aspetto caratteriale. Un giocatore che potrebbe dare 7, ma si accontenta di un 5,5 risicato. Un giocatore tatticamente indisciplinato che fa quasi un favore per giocare. La paura di vedere un giocatore che sarebbe venuto qui a svernare fino a giugno si sta materializzando.

[Luca Ronchi – Fonte: www.bergamonerazzurra.com]