Forza, grinta e voglia di fare. Oltre a quella tempra da leone tipica di chi è abituato a lottare per conquistarsi il posto ed ha la consapevolezza che i sacrifici fatti non sono stati vani e che per arrivare ad alti livelli ci vuole tanta costanza.
Ovviamente, Emmanuel Badu. Dopo le 5 presenze dell’anno passato campionato, mister Guidolin lo ha piazzato al fianco di Asamoah nel cuore del centrocampo della squadra e – insieme al connazionale – ha creato un filtro importante davanti alla difesa che difficilmente viene superato in scioltezza dagli avversari; l’immediata integrazione negli schemi dell’allenatore, poi, gli ha consentito di guadagnare fiducia nei propri mezzi.
Eppure, quando è arrivato, Badu si portava dietro un importante bagaglio d’esperienza internazionale avendo vinto, da titolare e da protagonista, il mondiale Under 20 del 2009. Firmando tra l’altro, nella lotteria dei calci di rigore, il penalty decisivo per la vittoria del Ghana.
Una mentalità vincente che ha portato anche nella nazionale maggiore dove, insieme ad Asamoah, proprio come in Friuli, compone il cuore della mediana delle Black Stars.
In questa stagione, Badu ha collezionato 8 presenze in campionato contribuendo, a suon di palloni recuperati, alla prima posizione in classifica. In questa sosta vorrà dimostrare, sempre di più, la sua importanza per la nazionale del suo paese perché, a Udine, tutti ormai sanno chi è. La nuova diga bianconera.
[Sito Ufficiale Udinese Calcio – Fonte: www.udinese.it]
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