Per Bianchi è una rinascita? “A Bianchi avevo fatto i complimenti anche sabato scorso, perché aveva fatto una grande partita anche contro la Lazio e oggi si è confermato. É un giocatore importante per il Bologna, siamo davvero tutti molto contenti di avere Bianchi perché è un giocatore, e lo ha dimostrato anche oggi, che quando ce l’hai si fa sentire, nel gioco e nella finalizzazione, e siamo tutti contenti di averlo: per come è lui, per come si allena e per quello che dà in partita”.
Ha parlato con lui prima della gara con la Lazio? Cosa pensa di avergli restituito in queste due partite? “Noi abbiamo portato le nostre idee, la nostra serietà e il lavoro e lui ha portato quello che è capace di fare, la sua serietà, il suo lavoro. Quando si è seri, si lavora bene e si hanno delle qualità, poi hai la possibilità di esprimere le tue qualità, se giochi. Non ci sono cose strane, c’è il lavoro, il credere nella persona e nel giocatore. Tutto questo si trasforma in buone prestazioni”.
Come spiega il calo nella ripresa? “I 25 minuti del secondo tempo me li spiego un po’ con la forza del Napoli, che ha tanti giocatori di qualità. Noi avevamo speso molto a livello di energie mentali e fisiche e dopo aver speso così tanto bisogna essere doppiamente bravi nella fase difensiva e quando si ha la palla bisogna essere lucidi: noi non lo siamo stati”
Perché il cambio Perez-Lazaros? “Perez era sfinito. Aveva anche il fatto dell’ammonizione, non eravamo riusciti ad accorciare con i tre difensori e ci siamo fatto trovare scoperti. Con Diego sfinito e il fatto che dovesse rincorrere l’avversario abbiamo pensato a quello”
Cosa ha detto a Lazaros per l’errore da cui è nato il gol del Napoli? “Lui si è impegnato, fare un errore ci sta. Sotto la doccia ho detto una cosa in inglese a lui: lui è greco, io ho parlato in greco. Ci siamo abbracciati, gliene ho detto di tutti i colori ma in senso buono perché è un ragazzo che merita”.
Come giudica i cori da parte della curva del Bologna contro i tifosi napoletani? “Non li ho sentiti perché ero attento alla partita. Se ci sono stati cori offensivi non penso sia corretto. Abbiamo tifosi che oggi ci hanno sostenuto in modo meraviglioso, siamo grati a loro perché è anche grazie a loro che siamo riusciti a recuperare la partita. Il resto credo non vada bene, anche perché c’erano anche dei bambini e non va bene che sentano certe cose: bisogna dare un messaggio giusto e quello non lo è”.
Il Bologna è sembrato compatto. Quanto ci vorrà per vedere un Bologna in grado di portare ancora più giocatori in attacco? “Oggi nel primo tempo siamo stati un po’ più bravi ad accompagnare il gioco con gli esterni che sono andati più volte al cross, Garics da una parte e Morleo dall’altra, e anche con le mezzali. L’idea nostra è, nella compattezza, essere più aggressivi, anche nella metà campo avversaria, gestire meglio la palla per dare tempo agli esterni di salire e alimentare gli attaccanti. Il gioco, per me, è compattezza, riuscire a fare pressing anche nella metà campo avversaria e tenere la palla per dare il tempo agli attaccanti, e soprattutto agli esterni e ai centrocampisti, di salire per accompagnare il gioco. Quello che possiamo fare è lavorarci sopra e l’unica maniera per ottenere questo è il lavoro”.
Diamanti sembra più ‘disciplinato’: fa l’attaccante ma non svaria più a tutto campo. Gli ha dato consegne precise? “Lui è un attaccante che ha grandissima qualità e generosità: deve sempre metterle a disposizione della squadra sia quando abbiamo la palla sia quando la palla l’hanno gli altri. Se lui non fosse sempre nel gioco sarebbe uno spreco, visto che lui è uno a cui piace lavorare molto e nel lavoro che fa c’è tanta qualità. L’importante è che lui sia sempre vicino a noi, inteso come squadra, perché abbiamo bisogno della sua presenza in difesa e soprattutto in attacco”.
Il calendario sembrava per voi in salita: come interpreta questa giornata? Si è andati oltre le sue aspettative? “Il campionato italiano è terribile. Oggi il calendario sembrava favorire altre squadre e noi un po’ meno, ma il nostro campionato è terribile. Tutte le partite sono difficilissime nel nostro campionato: purtroppo non sono belle, ma sono tutte molto complicate. Parlando con Benitez, mi ha detto di aver girato diversi Paesi, come Spagna e Inghilterra, e da noi nessuna partita è scontata. Non ci sono partite, sulla carta, già decise prima”.
[Redazione Zero Cinquantuno – Fonte: www.zerocinquantuno.it]
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