Davide Ballardini non ci sta a recitare il ruolo di vittima sacrificale. Il suo Cagliari, nonostante venga da una serie di risultati negativa, e debba ancora fare i conti con defezioni e giocatori in scarsa condizione, andrà a Napoli per giocarsela. È lo stesso tecnico ad ammetterlo prima della partenza alla volta del capoluogo partenopeo. Pinilla, Agostini e Cossu non sono al massimo della condizione, col cileno che dovrebbe saltare la trasferta napoletana. Per gli altri Ballardini valuterà nelle prossime ore. Ma nonostante ciò, il tecnico è sicuro della bontà del suo gruppo. “Ci tengo a sottolineare che il Cagliari ha bisogno di tutti i propri giocatori sani e con del lavoro nelle gambe durante la settimana”, la premessa di Ballardini, “anche perchè quando abbiamo potuto avere a disposizione tutti i nostri effettivi siamo stati in grado di fare due mesi straordinari. Per natura sono ottimista, ma è vero che con la rosa al completo questa squadra è competitiva, mentre se perdiamo un paio di elementi abbiamo in difficoltà. Comunque il Cagliari ha fatto vedere di essere all’altezza di qualsiasi avversario, dunque anche contro il Napol”.
A Napoli i rossoblù sarà una via di mezzo tra la squadra al completo e in gran spolvero vista contro la Roma, e quella rimaneggiata e poco pungente scesa in campo contro Lecce e Siena. Il tecnico ravennate non crede in un Napoli deconcentrato dalla Champions, con l’impegno di mercoledì in casa Chelsea che incombe. “Non credo che il Napoli stia gia’ pensando al Chelsea – ha evidenziato il tecnico rossoblù – perche’ se hai una rosa adeguata ti puoi esaltare in ogni competizione. Loro contano su un organico di grande qualità, con giovani di prospettiva. Cavani è un cannoniere eccezionale, Lavezzi un giocatore raro. Una squadra di rango, forte ed ambiziosa”. E come si può affrontare una squadra di tale livello? “Si dovrà rivedere il Cagliari di due settimane fa – è la risposta di Ballardini -, dovremo fare quel che sappiamo fare: essere pazienti, non portare troppi giocatori dietro la linea della palla e al contempo osservare massima attenzione in difesa”.
La sconfitta di Siena è già passata nel dimenticatoio. “Ci può stare di perdere in un campo dove hanno lasciato le penne altre formazioni di valore indiscutibile. Al “San Paolo” sarà tutt’altra partita: il Napoli attaccherà ma starà attento a non lasciare spazi”. Largo dunque alla sfida del San Paolo, dove in attacco, con Pinilla al 99% out, si vedrà ancora Nené, affiancato da uno tra Thiago Ribeiro e Ibarbo. Ballardini infatti non ritiene compatibili il colombiano e l’ex Cruzeiro, e ne spiega i motivi: “Non è il momento, non siamo attrezzati per mettere in campo due punte di questo tipo: non legano nè tra loro nè con la squadra. Siamo felici di avere a disposizione Nenè”. Sull’ipotesi di un cambio di modulo: “Non è vero che il Cagliari non è programmato per cambiare modulo: l’abbiamo già fatto in corsa e non escludo di farlo domani dal primo minuto”.
La chiusura della conferenza stampa e tutta per il capitolo stadio. Domani il San Paolo sarà una bolgia, come sempre quando Cannavaro e compagni giocano tra le mura amiche. Una situazione agli antipodi di quella, surreale, che si vive al Sant’Elia quando i rossoblù giocano in casa. “A me non piacciono le cose a metà, dunque dico che il Cagliari dovrebbe giocare le partite interne a porte chiuse. E’ troppo brutto andare in campo la domenica senza poter contare sul sostegno di metà del nostro pubblico”, la chiosa di Ballardini. Se domani al San Paolo dovesse andare male, nel prossimo turno contro il Cesena, un Sant’Elia completamente agibile sarebbe un punto di partenza quasi obbligatorio per una partita in cui i punti potrebbero valere doppio.
[Niccolò Schirru – Fonte: www.tuttocagliari.net]
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