Ballardini: “La squadra deve essere più propositiva e aggressiva mantenendo questa generosità”

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logo-bologna“Il primo tempo è stato gestito bene, abbiamo avuto una palla-gol con Acquafresca abbastanza chiara. Nel secondo tempo abbiamo preso 2 gol in cinque minuti, e nelle azioni eravamo in netta superiorità numerica. Dopo il 2-0 il Bologna ha cercato di recuperare il risultato, abbiamo anche avuto situazioni importanti, ma questo non è accaduto. L’impegno della squadra, la voglia di tirarsi fuori da questa situazione è evidente e questo ci conforta”. Parte da qui l’analisi di mister Ballardini sul 2-1 contro il Livorno, sconfitta che fa precipitare il Bologna nella zona rossa della classifica ma che non fa perdere al tecnico la convinzione che la salvezza sia un obiettivo possibile.

Alla vigilia aveva detto che la squadra si era preparata bene in settimana, ma l’approccio è stato piuttosto deludente. “Siamo venuti qua sapendo che avremmo giocato contro una squadra che per rientrare aveva assolutamente bisogno di vincere. Una vittoria sarebbe stata molto importante, perdendo il Bologna siamo sempre lì, loro sono un punto avanti ma cambia poco. Nel primo tempo abbiamo fatto poco in fase offensiva, cosa che invece è avvenuta dopo i primi minuti del secondo tempo. Voglio vedere un Bologna così: che attacca con più giocatori, che cerca di pressare nella metà campo avversaria, che crea gioco e situazioni da gol”.

L’aspetto più negativo è il fatto che il Bologna sembrava rassegnato alla mediocrità di una partita che non dava spunti. Anche nel finale, in doppia superiorità numerica, il Bologna non ha creato occasioni da rete. “A quel punto c’era anche un po’ la stanchezza. Dovevamo gestire meglio la palla e chiuderli di più, è vero, provare ad allargarli ed attaccare, ma c’è da dire che venivamo da 80 minuti, eravamo nel finale e ci può stare”.

Come è possibile prendere un gol, il primo, con la difesa piazzata? “Abbiamo fatto un errore grave sul primo gol e anche sul secondo, ma gli errori si commettono: in difesa, a centrocampo e in attacco. Bisogna essere bravi a non commetterne più perché adesso il tempo è sempre meno e i risultati sono sempre più importanti. Non dobbiamo più commettere errori, la squadra deve essere più propositiva e aggressiva mantenendo questa generosità, perché il Bologna  è una squadra che non si risparmia mai. Nel non risparmiarsi mai, bisogna avere più coraggio nel giocare, nell’attaccare con i giocatori senza palla, nel fare pressing nella metà campo avversaria mantenendo – e questo è un punto su cui bisogna lavorare molto – la compattezza difensiva”.  

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Perché il cambio Perez-Pazienza? “Volevamo avere un giocatore, visto che si giocava a 4, più dinamico e fisico in mezzo: abbiamo pensato a Krhin. Come mezzala volevamo avere giocatore che facesse da raccordo, visto che giocavamo con un trequartista, Cristaldo, e come mezzala avevamo un giocatore comunque molto offensivo come Lazaros. Volevamo avere  questi due tipi di giocatori, dare dinamicità, equilibrio e qualità”.

Lei ha paura, nel gruppo c’è paura della B? “No, assolutamente. Nel gruppo c’è la consapevolezza che il risultato lo possiamo ottenere. Come ho già detto, ci sono delle buone basi per ottenere il risultato che tutti noi vogliamo ottenere. C’è, certamente, la consapevolezza che il momento è difficilissimo ma ci sono anche le qualità per superare questo momento”.

[Cinzia Saccomanni – Fonte: www.zerocinquantuno.it]