Stratega, perfezionista, leader. Tutto questo è il tecnico Davide Ballardini che, nella sua seconda esperienza alla guida del Genoa, ha rimesso in piedi una squadra che fino a qualche settimana fa sembrava totalmente allo sbando. Gli 8 punti conquistati nelle sue prime quattro partite ne sono la dimostrazione. E la seconda vittoria di fila in casa rappresenta già un record per questo Genoa, ma non per Ballardini.
“Dovremmo vincerne altre perché sono tanti i punti da fare”, ha esordito il tecnico ravennate nella conferenza stampa del dopo Genoa-Udinese. “Siamo contenti per la prestazione e per il risultato – ha continuato – anche se possiamo fare meglio a livello di concentrazione negli ultimi minuti della partita”. È anche vero che di fronte avevamo una squadra forte, di qualità. Questo non può che essere un ulteriore motivo di soddisfazione”. Un sentimento condiviso dall’intero ambiente rossoblù, letteralmente conquistato dalla carica portata dallo stesso Ballardini.
“Non mi sono dato nessun obiettivo, ho semplicemente avvertito buone sensazioni a partire dalla prima settimana. Abbiamo giocato quattro partite con altrettante squadre importanti, ma è anche vero che sabato prossimo ci toccherà il Palermo di Malesani, una nostra diretta concorrente per la salvezza. Di partite facili non ne vedo proprio.” Ballardini passa successivamente in rassegna alcuni dei singoli più determinanti nel successo casalingo contro l’Udinese di Francesco Guidolin: “Borriello è un esempio che ci dà forza. Vedere il nostro attaccante che corre dietro a tutti dà coraggio all’intera squadra. È un segno di umiltà che trasmette a tutti.
Bovo e Tozser? Il primo può ricoprire tutte e tre le posizioni della difesa, mentre l’ungherese ha dimostrato di sapere svolgere il ruolo di regista. Sono stati entrambi bravissimi a superare le difficoltà sorte nella prima parte della stagione, contribuendo in maniera decisiva alla causa. È un merito doppio per questi ragazzi che hanno sofferto più di altri. Antonelli? È da Nazionale. Non ho problemi a dirlo. Sarà di parte, ma non dico una bestialità. Con tutto il rispetto per il ct Prandelli e le sue scelte, credo che Luca meriti il posto di terzino sinistro dell’Italia”.
Infine, il tecnico rossoblù non si scompone nel rivelare il segreto di questa rinascita. “Non ho alcun segreto. A decidere questo momento non sono solo io, ma le idee, il lavoro e le persone che lavorano con me. Persone semplici, intelligenti, competenti e sempre alla buona nel rapporto con la squadra. Siamo stati fortunati nell’avvertire quelle sensazioni ottime nei primi giorni. Abbiamo fatto molti passi avanti, ma dovremmo farne molti altri per raggiungere la salvezza”.
[Daniele Zanardi – Fonte: www.pianetagenoa1893.net]
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