«Se c’è una squadra che avrebbe dovuto vincere penso fosse il Bologna. Non pensiamo più a quello che è stato: siamo già proiettati alla prossima sfida con il Catania». Esordisce così in conferenza stampa, il tecnico del Bologna Davide Ballardini, tornato da avversario al Ferraris dopo aver trascinato il Grifone alla salvezza nello scorso campionato. E i tifosi rossoblù hanno dimostrato di non aver dimenticato quanto fatto per la società: «Cosa dire? Sono grato a questa gente perché ha dimostrato ancora una volta i sentimenti profondi che ci legano. Ho fatto una battuta ai ragazzi che erano con me l’anno scorso: “Fatemi fare una preparazione, fatemi lavorare con tranquillità per qualche mese, fatemi formare la squadra”. Solo una battuta, niente di che. Questo per dire che serve tempo per giudicare un allenatore. Al contrario, è imprudente valutarlo quando si arriva in corsa, a decisioni già prese e in una situazione quasi sempre agitata. Quello che è successo qui a Genova è stato meraviglioso: ho instaurato rapporti splendidi con molte persone all’interno e all’esterno della società».
Anche se, a stagione conclusa, è mancata la dovuta riconoscenza dell’operato svolto, affidando la guida della panchina rossoblù all’esordiente Fabio Liverani. Ed esonerarlo, poche giornate dall’inizio del campionato. «Non mi sono mai pentito di essere tornato al Genoa. Non credo di averlo mai detto – giura Ballardini ad un’osservazione di un giornalista in sala – e casomai avessi la registrazione di quelle parole, mi sputerei in faccia da solo. Sono tornato qui con un entusiasmo incontenibile. Pensate, non ho manco voluto il premio salvezza. Ho detto: “Presidente, faccia lei”. “Non si preoccupi”,– imitandolo – ha risposto. E così non ho preso niente. Ma non mi sono mai pentito di essere tornato».
In pieno stile «Ballardini», il tecnico ravennate ha commentato con il solito aplomb il clamoroso tonfo della Roma, capitolata sotto i colpi del Catania, diretta concorrente alla salvezza del Bologna. «Il 4-1 degli etnei non mi stupisce per niente. È tutto regolare. Siamo in Italia».
Infine, Ballardini può ritrovare il sorriso con una battuta piena di soddisfazione sul figlio Elia, promosso con il suo Virtus Entella in Serie B: «Ha vinto il campionato. Ora si prenderà la macchina nuova. E metà gliela pago io, com’è giusto che sia. Sono davvero contento per lui: è un ragazzo umile e per bene che si prende molto sul serio». E alla fine si lascia andare: «Complimenti al mio micione!»
[Daniele Zanardi – Fonte: www.pianetagenoa1893.net]