Balotelli-Destro: due ex nerazzurri per l’attacco della Nazionale?

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logo-figcCesare Prandelli avrebbe rotto gli indugi: il ct della Nazionale azzurra avrebbe già eletto quella che sarà la coppia di attacco che guiderà l’Italia ai prossimi Mondiali di calcio brasiliani. Una coppia a forti tinte nerazzurre: i prescelti, infatti, sarebbero Mario Balotelli e Mattia Destro, entrambi giocatori svezzati dalle giovanili dell’Inter. Qualora queste ipotesi venissero confermate, si tratterebbe certamente di un punto d’orgoglio per l’intera cantera interista, forse uno dei più alti della storia del settore giovanile nerazzurro.

Nessuno dei due veste più la maglia dell’Inter, per le vicissitudini ben note: Balotelli si è però imposto all’attenzione della folla proprio con la maglia nerazzurra, allorché fu lanciato da Roberto Mancini da titolare all’età di 17 anni e riuscì a dare un contributo non indifferente alla conquista del tricolore 2008; poi, gli anni con José Mourinho, gli alti e i bassi, le grandi giocate e gli exploit in negativo, fino alla conquista del Triplete e alla cessione estiva al Manchester City, dal quale poi approdò nel 2013 al Milan, la squadra del suo cuore, una scelta imperdonabile per una buona parte dei tifosi.

L’attaccante marchigiano, invece, non avrà il privilegio di giocare con l’Inter dei grandi: è stato uno dei bomber più prolifici della storia recente delle giovanili, conquistando due scudetti nelle categorie Giovanissimi e Allievi e una Viareggio Cup, in una squadra ricca di talenti come Joel Obi e Davide Santon. Ma la prima squadra non la vedrà mai: ceduto al Genoa prima in prestito poi a titolo definitivo, dopo un anno al Siena e una lunga telenovela estiva passerà nel 2012 alla Roma, dove dopo alcuni problemi fisici e prestazioni altalenanti, pare aver trovato la sua consacrazione quale bomber di razza, con tredici reti in 18 presenze e una media gol per minuti giocati impressionante.

Più di una volta, i dirigenti dell’Inter hanno sottolineato come dal vivaio nerazzurro sia uscito un numero importante di giocatori che adesso militano in campionati importanti, anche fuori dalla Serie A.  E come detto, l’eventuale scelta di Balotelli e Destro come riferimenti offensivi principali per affrontare la sfida Mondiale vale quasi come una consacrazione del lavoro di Roberto Samaden e del suo gruppo. Ma visti i tempi che corrono nel mondo nerazzurro, probabilmente quello che emerge dalla tifoseria non è tanto il senso di riconoscimento nei confronti di chi gestisce la cantera, quanto piuttosto i rimpianti per come i due ragazzi sono stati gestiti.

Forse non tanto per Mario Balotelli, che era divenuto inviso ai tifosi già durante gli ultimi mesi all’Inter anche per via dello scellerato gesto della maglia gettata a terra al termine di Inter-Barcellona, quanto forse per il figlio d’arte, sedotto e forse troppo presto abbandonato in favore di giocatori che non hanno reso secondo le aspettative. Ma più in generale, chissà cosa sarebbe successo se questa coppia pronta a trascinare l’azzurro avesse avuto una chance per esprimersi in nerazzurro. Molto interessante come pensiero controfattuale, ma ora bisognerà accontentarsi di tifarli in Brasile (codice etico permettendo…).

[Christian Liotta – Fonte: www.fcinternews.it]