Il Napoli per confermarsi antagonista del Milan, la Lazio per continuare la corsa Champions. Reja torna da ex al San Paolo e viene accolto alla grande. La Lazio va in vantaggio per 2-0 e poi viene rimontata fino ad arrivare al 4-3.
Una partita al cardiopalma che conferma la bontà delle due squadre. Match che però viene condizionato dalle decisioni di Banti che nega un gol netto a Brocchi e concedendo un rigore molto dubbio al Napoli. I biancocelesti vedono complicarsi molto la corsa alla Champions, gli azzurri si mantengono a ruota del Milan.
LA CHIAVE– Mauri che può agire tra le linee con libertà di offendere crea scompiglio nella difesa napoletana. Il Napoli si affida al trio Cavani-Lavezzi-Hamsik, cuore e fantasia della sqaudra napoletana.
LAZIO – Difendere e ripartire è questa la tattica annunciata da reja alla vigilia. Tattica confermata, soprattutto nei primi dieci minuti quando Muslera sventa due cross bassi di Hamsik e Lavezzi. Poi la Lazio prende confidenza con il match e passa al 29′ quando Mauri s’inventa un’azione personale, salta due avversari e beffa De Sanctis con un delizioso tocco d’esterno. I biancocelesti prendono in mano la partita e sfiroano il 2-0 con Mauri che si divora il gol, dopo una grande palla di Brocchi. Sculli spreca un contropiede servendo Zarate che è in offside invece di proseguire nelle praterie della difesa napoletana. La Lazio controlla anche grazie alla cerniera di metà campo costruita da Reja. Il secondo tempo riparte sulla falsa riga del primo e la Lazio punge in ripartenza. Al 56′ da una punizione da sinistra battuta da Garrido, Dias irrompe e in allungo firma il 2-0.
La partita sembra chiusa, ma al 60′ Dossena riapre il match con un colpo di testa su punizione di Lavezzi. Grave disattenzione di tutta la difesa laziale. Amnesia che si ripete due minuti più tardi quando Maggio fa sponda per Cavani che da solo davanti a Muslera fa 2-2. La Lazio non ci sta, reagisce e troverebbe anche il gol con Brocchi che scaglia un tiro da 25 metri, la palla sbatte sulla traversa ed entra, non per Banti che non vede. La fortuna ricompensa la Lazio, poco dopo quando Aronica devia in rete una respinta di De Sanctis che a fatica aveva contenuto il destro di Zarate. il 3-2 sembra tagliare le gambe al Napoli. Azzurri che ritrovano,però, slancio quando Banti concede il rigore per fallo di Biava (espulso) su Cavani. L’attaccante sembra lasciarsi cadere e l’episodio lascia molti dubbi. Cavani realizza e fa 3-3. La Lazio si spegne e all’87’ Cavani fa tripletta e fa calare il sipario sulla partita con un pallonetto che scavalca Muslera. La Lazio perde una partita incredibile: errori arbitrali e gravi disattenzioni difensive condannano la Lazio ad una sconfitta nel complesso immeritata. La Champions ora si complica, visto che ci saranno da valutare anche i contraccolpi piscologici della sconfitta di oggi.
NAPOLI– Davanti a 55 mila spettatori per continuare a coltivare il sogno scudetto. Il Napoli si presenta all’appuntamento con la Lazio col pieno d’entusiasmo. Entusiasmo che anima i partenopei nei primi 10 minuti quando gli azzurri schiacciano la Lazio. Al 29′ Mauri gela lo stadio e porta in vantaggio la Lazio. La Lazio sfiora il raddoppio e il Napoli accusa pesantemente il colpo. La ripresa comincia con un Napoli che vuole ma non riesce. Dias sfrutta una punizione e fa 2-0. Mascara è la carta che Mazzarri si gioca e Dossena accorcia quasi subito. Dopo due minuti Cavani sfrutta una bella sponda di maggio e l’immobilismo della difesa laziale e fa 2-2. La Lazio riparte e Aronica devia in maniera maldestra nella propria porta. Il Napoli sembra spegnersi, invece Cavani (in maniera furba) si guadagna un rigore e lo trasforma. Il San Paolo diventa una bolgia e il Napoli ci crede. 4-3 che arriva all’ 87′ quando sempre l’attaccante uruguayano scavlaca con una palombella Muslera. il Napoli con una bella reazione si prende la vittoria, e si mantiene a -3 dal Milan. Una vitoria che dà morale in questo rush finale.
[Marco Valerio Bava – Fonte: www.lalaziosiamonoi.it]
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