Le parole del fuoriclasse e capitano del Barcellona nel corso di un’intervista concessa a Radio Catalunya
BARCELLONA – Inizio di stagione decisamente positivo per Leo Messi che, dopo la delusione al Mondiale Russo, ha già messo a segno quattro reti nelle prime tre giornate di campionato. L’argentino, reduce dalla doppietta di ieri, ha concesso un’interessante intervista a Radio Catalunya cominciando dagli obiettivi per questa stagione: “È arrivato il momento di vincere di nuovo la Champions; sono 3 anni che perdiamo ai quarti e l’ultima è stata la peggiore di tutte sia per il risultato a favore che avevamo e per come abbiamo giocato. Abbiamo una squadra spettacolare, possiamo vincere. Non siamo riusciti a vincere alcune Champions che invece potevamo come nell’epoca di Guardiola quando giocammo le semifinali con Inter e Chelsea. Eravamo superiori pero per dettagli perdemmo. Adesso è più difficile vincere perché ci sono tante squadre sullo stesso livello, ci sono club con tanti soldi, oggi un giocatore si muove per i soldi non per un club, prima tutti volevano giocare nel Barça o Real per essere i migliori.”
Poi spazio al legame col Barcellona e la fascia da capitano: “Portare la fascia di capitano è un orgoglio, però io non cambierò, continuerò a comportarmi allo stesso modo dentro e fuori dal campo. A Barcellona ho tutto, vivo qui da quando avevo 13 anni, ho vissuto sempre qui, gioco nel miglior club al mondo e forse vivo nella miglior città del mondo, i miei figlio sono nati in Catalogna. Non ho bisogno di andare da nessun’altra parte”. Sui nuovi acquisti dichiara: “Se devo dirti uno dei nuovi che mi ha sorpreso è Arthur. Ha uno stile simile a quello di Xavi, vuole sempre la palla, non la perde, gioca vicino. Ha uno stile che il Barcellona cerca, è riuscito ad ambientarsi subito agli allenamenti. Vidal? I tifosi sono abituati a giocatori con ottimi piedi, noi siamo abituati a difenderci con la palla e avere il possesso ogni partita. Perç avere un giocatore come lui, che gioca molto bene la palla, lotta fisicamente e aiuta difensivamente, è importante per la squadra, perché il calcio è sempre più tattico e fisico”.
Infine una battuta sull’addio di Ronaldo dal Real Madrid: “Mi ha sorpreso l’addio di Ronaldo, non pensavo potesse lasciare il Real e andare alla Juve. Senza Ronaldo il Real sarà meno forte e in cambio, la Juventus diventa la favorita per vincere la Champions perché già aveva una grande squadra e adesso ha anche Ronaldo”.