Mentre tutti si interrogano su quello che potrà essere il futuro prossimo della società biancorossa, i ragazzi di mister Torrente, dopo la significante vittoria ottenuta mercoledi scorso in quel di Crotone, sono attesi dal delicato match in casa della Reggina, squadra apparentemente in crisi ma di certo difficile da affrontare, soprattutto tra le mura amiche dello stadio Granillo.
Questo, però, non sembra turbare più di tanto Vincenzo Torrente, deciso ieri in conferenza stampa. Il tecnico campano, pur consapevole delle insidie che un match come quello contro gli amaranto nasconde, è apparso sicuro, forte com’è dei tre successi di fila che il suo gruppo è stato capace di inanellare nelle ultime tre uscite di stagione.
Stasera al Granillo, però, bisognerà fare i conti anche con le statistiche, nettamente in sfavore dei biancorossi, scesi, nella propria storia, a Reggio Calabria ben sedici volte, di cui sette senza fortuna alcuna. Solo tre le vittorie, di cui l’ultima risalente addirittura al campionato 1975/76 in serie B: successo per 2-0 a tavolino, visto che la partita fu interrotta al 71′ per invasione del campo, dopo che il Bari era andato in vantaggio con gol di D’Angelo.
Altri tempi, altra storia. Oggi, alla luce anche, e soprattutto, della classifica, presto penalizzata dalla decurtazione dei famosi due punti-stipendi, mister Torrente e i suoi uomini sono chiamati al successo, l’ennesimo. Una vittoria che, qualora arrivasse, candiderebbe di diritto la compagine barese ad un ruolo da protagonista nell’attuale campionato cadetto. Certo, anche un pareggio potrebbe risultare ben accetto, ma vincere al Granillo darebbe davvero lustro a questo Bari dei poveri, costruito senza denari, tanta fatica ma con troppa paura del futuro, sempre più grigio ed incerto dopo gli ultimi terremoti finanziari. Il Bari società vive un momento opposto alla squadra, incredibilmente capace di recitare un ruolo importante in questo avvio di stagione. Ruolo che i ragazzi in pantaloncini corti cercheranno di rafforzare contro la Reggina, gemellata nella tifoseria ma comunque nemica, da battere e, magari, allontanare dai sogni di gloria.
[Andrea Dipalo – Fonte: www.tuttobari.com]