Si narra di un Bari incapace di creare gioco quando non riesce a sfondare sulle corsie laterali. Le difficoltà palesate contro l’Avellino sembrano aver messo a nudo uno dei limiti attuali della squadra biancorossa, ben disposta in campo ma carente d’inventiva quando l’azione non si sviluppa sulle fasce. Questo, per uno come Devis Mangia che fonda le sue convinzioni tattiche sugli esterni, è certamente un handicap tattico non di poco conto.
Alla rosa attuale, dopo l’arrivo di Minala e Donati, servirebbe un trequartista, un giocatore di qualità e fantasia in grado di accendere la luce quando lungo le corsie qualcosa non va come dovrebbe. Un uomo in grado di ispirare la manovra e di mettere ordine in mezzo al campo senza disdegnare, però, dirottamenti frequenti anche sulle fasce. Un giocatore, insomma, che possa garantire lo stesso rendimento sia come esterno nel classico 4-4-2 sia come interno o trequartista 4-3-1-2 a cui mister Mangia potrebbe affidarsi in taluni momenti del campionato o della stessa partita. Un jolly, insomma, ma dalle capacità tecniche notevoli.
Recepito l’incipit, il diesse Stefano Antonelli è corso ai ripari, individuando in Rafal Wolski della Fiorentina l’uomo giusto per completare il centrocampo. Polacco classe ’92, Wolski è considerato un talento di ottima prospettiva. I viola, con cui il ragazzo ha un contratto lungo ancora tre anni, sborsarono una cifra vicina ai 2.5 milioni di euro per strapparlo al Legia Varsavia. Dopo qualche mese di naturale apprendistato, nel febbraio scorso Wolsky ha messo a segno anche la sua prima rete in serie A, ai danni dell’Atalanta.
Un giocatore estroso ma pratico allo stesso tempo. Una pedina che mister Mangia potrebbe utilizzare in base alle sue necessità. Esterno o trequartista poco importa. Wolski ha solo voglia di giocare e di dimostrare il suo talento, per alcuni senza limiti.
[Andrea Dipalo – Fonte: www.tuttobari.com]