Bari: con il Chievo, ultima chiamata per la salvezza

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Non ci sono tabelle di marcia che tengono. Domenica prossima, quando la partita tra Bari e Chievo sarà terminata, tutti coloro che hanno a cuore le sorti del galletto sapranno: se gli uomini di Mutti saranno riusciti a centrare il successo, che dal terreno del San Nicola manca da sei mesi (l’ultimo successo interno è il 2 a 1 sul Brescia, datato addirittura 26 settembre 2010), si potrà continuare a coltivare il sogno del miracolo-salvezza. Diversamente, in caso di pareggio o addirittura di sconfitta, non resterà che attendere l’ufficalità della retrocessione, sancita dall’aritmetica.

I pugliesi, a guardare i numeri, starebbero inseguendo una chimera. Il Bari di quest’anno ha infatti raggranellato solo 17 punti, frutto di tre sole vittorie (l’ultima nel giorno di Epifania, in casa del Lecce), otto pareggi e diciotto sconfitte; ha il peggior attacco della categoria, con soli sedici gol all’attivo (poco più di mezza rete a gara) e la terza peggior difesa, grazie ai quarantatrè gol incassati (peggio dei biancorossi hanno fatto solo Lecce e Palermo).

Se limitassimo l’analisi alle ultime tre giornate, però, noteremmo come ci siano chiari segnali di risveglio. I biancorossi hanno affrontato negli ultimi tre turni di campionato, nell’ordine, Fiorentina in casa, Udinese e Milan fuori. Al cospetto di impegni così “tosti”, i pugliesi hanno raccolto due punti e diversi consensi per la ritrovata applicazione e concentrazione. Al punto che il bottino sarebbe potuto essere ben più pingue, perché la paratona di Handanovic a tempo scaduto ha negato la gioia del pari in quel di Udine, mentre se non fosse stato per Cassano forse i baresi avrebbero clamorosamente sbancato San Siro, contro il Milan.

Perché dunque non credere che si possa ottenere l’intera posta contro i clivensi? Tanto più che la formazione guidata da Stefano Pioli arriva a Bari in forte emergenza, soprattutto per quanto riguarda la difesa, dove il tecnico dovrà fare i conti con le concomitanti squalifiche di Mantovani, Andreolli e Cesar. In più il brasiliano Luciano è infortunato e non sarà certamente della contesa. Discorso diverso, invece, in casa-Bari: Mutti pare orientato a confermare l’undici che ha fermato il Milan in casa propria, con il solo certo rientro di Gazzi al posto di Codrea, mentre per l’attacco si dovrebbe affidare ancora al trio Alvarez-Ghezzal-Rudolf, salvo il possibile rilancio del norvegese Huseklepp in vece dell’honduregno.

Provarci, dunque, con convinzione e senza risparmio: ecco l’imperativo a cui sono chiamati i galletti. E’ l’ultima chiamata, l’ultima fermata del treno che si chiama Serie A. Con la vittoria, tornerebbe qualche sorriso e, complice la sosta della prossima settimana, si potrebbero affilare le armi con cura, in vista della successiva trasferta di Parma. Armi che, a quel punto, dovrebbero anche poter contare (e scusate se è poco) su un Barreto in più.

[Mauro Solazzo – Fonte: www.tuttobari.com]