Messa da parte la debacle azzurra in quel di Kiev, con gli uomini di Cesare Prandelli che si sono arresi per 4-0 alla Spagna campione di tutto (e di più…), parte oggi la carovana del calciomercato estivo. 61 giorni per costruire le rose, le squadre che, a partire dal prossimo settembre, si daranno battaglia nei vari campionati di casa nostra. Tra queste, ovviamente, il Bari del duo Angelozzi-Torrente, che si riaffaccerà alla serie cadetta per il secondo anno consecutivo forte del buon lavoro consumato la passata stagione nonostante la molteplicità di problemi ed ostacoli, tecnici ma soprattutto socio-economici, di un club, quello biancorosso, oramai alla deriva. Ma, almeno negli intenti dei dirigenti del galletto, c’è voglia di non soccombere proprio ora, e di mantenere fede ad un impegno difficile, proibitivo in partenza: garantire la vita, in campo e soprattutto fuori, ad una creatura in crisi da tempo. E il momento per agire, generare plusvalenze e portare nuovi giocatori alla corte del tecnico campano, è questo, è arrivato.
A dire il vero, il diesse biancorosso lavora a pieno regime da almeno un mese e mezzo. Tanti gli accordi sotto traccia già raggiunti, e legate ad alcune importanti trattative di mercato, come quella relativa a Adrian Stoian, prima riscattato dalla società pugliese e, poi, rivenduto (mancano solo le firme di rito) alla stessa Roma, che verserà nelle casse di via Torrebella una cifra vicina, o di poco superiore, al milione di euro. Oltre al contante, dal club capitolino dovrebbero/potrebbero arrivare alcuni, giovani, rinforzi. Il nome più glamour in questo momento è quello di Federico Viviani, promettente centrocampista della Primavera giallorossa. Un giocatore pronto al grande salto, corteggiato da diversi club della prossima cadetteria. Si attendono sviluppi. Così come si attendono chiarimenti su altre trattative messe in piedi dal direttore sportivo del galletto, che aspetta con trepidazione il sì del Genoa per riportare Eugenio Lamanna in Puglia un altro anno. Oggi, poi, dovrebbe/potrebbe arrivare l’accordo con l’entourage del giovane centrocampista portoghese del Valladolid, Lassana Camara, noto con il soprannome di Sana.
Aspettando di capire che fine faranno i big della squadra attuale (Caputo, Borghese, Ceppitelli), ci sarà da costruire la squadra, impoverita dalle tante partenze. Mister Torrente necessita di almeno due giocatori per ruolo, e non tutti potranno essere semplici giovani di talento. A questa gruppo manca esperienza, personalità. Gli addii, seppur consumati nell’assoluta indifferenza generale, di giocatori come Castillo, Kutuzov, Bogliacino, Garofalo, De Falco, Forestieri, Stoian e, forse, ne dimentichiamo qualcuno, si faranno sentire. Oggi già pesano come macigni…
Al diesse Angelozzi, quindi, l’arduo compito di costruire una squadra accettabile, decorosa e capace di difendere, penalizzazioni permettendo, la categoria. Un’impresa più difficile di quella consumata la scorsa estate. Questa volta non c’è merce da barattare, ne soldi da offrire: chi viene a Bari lo fa solo perchè smanioso di farlo, di giocare al San Nicola. La vediamo dura. Buona lavoro direttore…
[Andrea Dipalo – Fonte: www.tuttobari.com]