Non avendo Torrente virtù da padreterno, sabato la moltiplicazione dei pani e dei pesci non è riuscita. Solo un miracolo, infatti, poteva permettere al Bari di tornare indenne dalla trasferta empolese. Qualche uomo di fede, bontà sua, ci sperava, ma il miracolo puntalmente non è avvenuto, a dimostrazione che appunto la vita spesso è questo, un tradimento della credulità.
Infortunato Castillo e squalificati Stoian e Caputo, il Bari ha mandato in campo Kutuzov, alla quarta gara di fila dopo più di un anno e mezzo di inattività, e Defendi, che non giocava dal primo minuto da gennaio per i noti problemi fisici. Completava il tridente Forestieri, poi messo fuori causa da un intervento killer di Ficagna e quindi sostituito dallo scialbo Galano di questi tempi. Detta tra i denti, un tridente, soprattutto quello visto nella seconda frazione di gara, che avrebbe fatto fatica a segnare anche in un torneo aziendale. Al settantesimo, poi, sotto di 1-0, il povero Torrente, nel tentativo di agguantare il pareggio, ha inserito Rana, uno che non calcava un campo da calcio dai tempi di Adamo ed Eva. Per la cronaca, Rana, 26 anni a novembre, ha vissuto le propria migliori stagioni a Melfi e Noicattaro, in Seconda Divisione, senza mai segnare più di 4 reti a campionato. Mentre l’Empoli aveva davanti Maccarone e Tavano. E vabbè, evitiamo di continuare ad infierire con paragoni impietosi.
Ora, è chiaro che in queste condizioni difficilmente Torrente poteva ottenere più di una dignitosa sconfitta (sebbene a suo parere la gara contro i toscani fosse alla portata dei galletti). Insomma, ma quali che play-off, ora, piuttosto, il Bari dovrà evitare il tracollo: le prossime avversarie che affronterà saranno Juve Stabia, Pescara, Grosseto, Verona, Torino e Sampdoria. Un filotto terrificante. In bocca al lupo.
[Diego Fiore – Fonte: www.tuttobari.com]