Questione terzini. Il forfait obbligato di Sabelli lascia aperte due soluzioni per l’out di destra. La prima, più probabile, vedrebbe Schiattarella arretrare sulla linea dei difensori in un ruolo insolito per lui ma già sperimentato nel finale di gara a Pescara. L’alternativa si chiama Simone Salvato, forse più affidabile ma decisamente meno estroso del compagno napoletano.
Meno intricata la situazione sulla corsia di sinistra. Nella rifinitura del pomeriggio si tenterà di recuperare in extremis Calderoni, uscito malconcio dalla sfida dell’Adriatico. Le sensazioni sono comunque ottimistiche, ma non dovesse farcela il terzino ex – Chievo è già pronto Lorenzo Filippini, riposto in soffitta proprio da Nicola dopo l’exploit iniziale e quindi desideroso di tornare a dimostrare il suo valore sul prato verde.
“In alcuni frangenti dobbiamo osare di più, e aumentare la percentuale di realizzazioni delle occasioni che creiamo. Il 4-2-4? È una possibilità” È forse questo il passaggio più interessante della conferenza del tecnico piemontese. Sia chiaro, domani, almeno inizialmente, si partirà con l’ormai solito 4-3-3 con De Luca ed Ebagua dal 1′ , preferiti rispettivamente a Boateng e Caputo. Ma l’idea delle quattro punte sta frullando nella testa di Davide Nicola, stuzzicato dalla possibilità di sfruttare la tecnica e il passo dei suoi esterni offensivi in funzione della coppia Ebagua – Caputo. Fantasia e corsa sulle fasce, il fisico da granatiere del nigeriano insieme al frizzante movimento dell’altamurano. Una suggestione per il momento, ma, a partita in corso, non sono da escludersi sorprese già dalla sfida di domani. Sulle orme di quel modulo che tanto affascina i baresi, portato nell’Olimpo da Conte e Ventura, ma fallito altrettanto miseramente sotto la gestione Mangia.
[Francesco Grossi – Fonte: www.tuttobari.com]
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