Bari, ecco il trittico della verità!

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Come le “Tre cime di Lavaredo”: con un esempio preso in prestito dal ciclcismo, ecco illustrati i prossimi, imminenti tre impegni di campionato che attendono il Bari di Giampiero Ventura. Domenica prossima, a Marassi, i biancorossi sfideranno il Genoa di Gasperini, in un incontro che riporta alla memoria le polemiche della gara della scorsa stagione, rinviata per neve non senza destare perplessità.

A seguire, sette giorni dopo, il Bari ospiterà al San Nicola quella Lazio attualmente in testa al campionato, in coabitazione con l’Inter campione in carica, e guidata dall’unico allenatore della massima serie più anziano di Ventura, ovvero Eddy Reja. Infine, una settimana più tardi, i galletti andranno a far visita all’Artemio Franchi, ad una Fiorentina che sembra ancora alla ricerca di una propria identità, anche a causa del cambio di guida tecnica che ha portato Sinisa Mihajlovic a sedere sulla panchina dell’attuale C.T. della Nazionale Cesare Prandelli.

Tre partite “toste” dunque, delle quali due in trasferta ed una in casa. Se è vero che, come dice il buon Ventura, il Bari non deve mai dimenticare chi è e da dove viene (pena rimediare figuracce come quella del Meazza), è pur vero che il calendario offre la possibilità di capire, sin dal prossimo futuro, dove questa squadra possa realmente arrivare.

Sarà l’occasione, oltre che per testare il grado di maturità raggiunto da Gillet e soci, anche per mettere alla prova la tenuta del reparto difensivo, che in queste prime cinque giornate è andato un po’ troppo a corrente alternata: alle sei reti subìte nelle due trasferte giocate (media di tre gol a partita), infatti, fa da contraltare l’unico gol incassato nei tre match disputati tra le mura amiche (con una media di 0,33 gol a partita al passivo).

Probabilmente, al termine del triplo impegno, Ventura avrà anche le idee più chiare sull’impiego di Ghezzal nella posizione di esterno sinistro di centrocampo, ruolo che ad oggi ha visto l’algerino brillare più in fase di copertura che nello sviluppo delle trame offensive, dove non sembra essere in grado di affondare l’uno contro uno vincente sul terzino di turno che lo fronteggia.

E poi, forse, riusciremo anche a capire se nel Bari esiste un vice-Barreto, in termini squisitamente realizzativi, o se anche in questa stagione il peso del bottino di gol segnati dovrà gravare in gran parte sulle spalle del funambolico brasiliano.

Le tre partite che attendono il Bari formano quindi un mini-ciclo che, se per certi versi potrebbe sembrare ostico, per altri appare molto intrigante; i tre punti di domenica scorsa, in tal senso, vanno presi come una vera e propria manna. Con otto punti conquistati nelle cinque gare di campionato disputate, Ventura ha tutta la serenità che gli serve per preparare al meglio i suoi ragazzi, infondendo loro la consuetudine massiccia dose di “voglia di stupire l’Italia”, per cercare di aggiudicarsi questo simbolico Gran Premio della Montagna.

[Mauro Solazzo – Fonte: www.tuttobari.com]