Bari: la “banda Torrente” quasi al completo, ma perchè alcune scelte?

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Questo sarà certamente il Bari che il mister Torrente avrebbe voluto il giorno del suo insediamento sulla panchina biancorossa, lo dimostrano gli acquisti perfezionati finora con il suo placet.

Il primo della lista era stato il portiere Eugenio Lamanna, autentica creatura di Torrente e assoluto protagonista nel Gubbio dei miracoli; pronto a farsi carico della pesante eredità di Gillet, certo non difetta di personalità.

Un’ottima squadra, si sa, parte sempre da dietro ed è per questo che un altro grande obiettivo per la retroguardia era sempre stato quello di Martino Borghese, centralone italo-svizzero. Anche quest’ultimo è diventato un giocatore del Bari, tra l’altro con un ottima e vantaggiosa operazione (dai più sottovalutata) anche dal punto di vista economico; Borghese si era già segnalato in questi ultimi due anni, come uno dei migliori difensori della Lega Pro.

Se a questi due nomi, aggiungiamo quelli di Galano, Marotta, Forestieri e dell’ultimo arrivato Rivaldo si capisce alla perfezione l’influenza che, l’ex capitano del Grifone rossoblù, dimostra di avere in teme di scelte di mercato. Del resto era stato chiaro fin dall’inizio: quella di allenare il Bari era per lui la grande occasione di un salto di qualità, non si sarebbe accontentato di una campagna acquisti low cost e di basso profilo ma avrebbe gradito molto lavorare con alcuni dei suoi pupilli.

Al momento li ha ottenuti tutti, escluso l’argentino Gomez; ma questa è un’altra storia.

Tuttavia, dopo aver celebrato l’operato di Torrente in questo suo primo periodo da coach biancorosso, alcune scelte non hanno convinto. Rinunciare in un colpo solo a gente del calibro di Rinaldi, Strambelli, Albadoro, Crimi, Rana, potrebbe rivelarsi un azzardo e, per alcuni casi, anche un autogol.

La società ha tirato dritto, evidentemente anche in questa decisione supportata da Torrente, e ha lasciato a piedi tutti questi elementi, tutt’altro che inutili alla causa (ci pare di poter dire).

Andrea Masiello andrà via, lasciando scoperto il delicato ruolo di centrale difensivo; i titolari, dalle prime indicazioni, saranno Borghese e Masi. Ma sicuri che l’arcigno stopper vecchio stile, Michele Rinaldi (celebre il suo duello senza esclusione di colpi con Borriello a Roma), non sarebbe servito? Non sembrano esserci credibili alternativa ai due titolari…

E poi, perchè lasciare andare gente vivace e tecnicamente valida come Strambelli (dopo anni di gavetta e anonimato sperava nella grande chance), Albadoro (reduce dalla promozione in B con la Juve Stabia, da protagonista), Crimi e Rana (in rosa potevano tranquillamente starci).

Sono queste le note stonate di questo primo mese di calciomercato in casa biancorossa, segnalate anche da alcuni attenti tifosi nella nostra rubrica. E’ però vero che il non facile lavoro al quale è stato chiamato il ds Angelozzi, ha comunque dato ottimi frutti; la pianificata rinuncia ad alcuni di questi elementi sopra citati rientra certamente in una strategia i cui effetti saranno stati calcolati in anticipo.

Uguriamoci di essere smentiti dai fatti e affidiamoci tutti alla “banda Torrente“.

[Domenico Mancini – Fonte: www.tuttobari.com]