Una delle principali qualità di Mister Torrente è quella di non essersi mai nascosto. Nel bene e nel male, sin dal suo arrivo a Bari ha avuto il pregio di parlare chiaramente, di essere trasparente, di dire le cose effettivamente come stanno. Dote non comune nel calcio dove tecnici, dirigenti e giocatori si trovano spesso al Festival dell’ovvietà facendo a gara a chi dice le cose più ovvie e scontate. Il nostro mister no.
Oltre che per il suo score di tutto rispetto (due promozioni in due anni in due categorie diverse oltre a varie vittorie nei campionati giovanili) e per il fatto di essere un tecnico ambizioso e preparato, il tecnico di Cetara ci ha, sin dal suo arrivo, “colpito” per non aver mai mandato a dire il suo pensiero, per non parlare tra le righe, per essere semplicemente sincero. Lo è stato per tutto il periodo del mercato quando parlava dei ruoli ancora scoperti, lo è stato quando si è esposto con i nomi dei giocatori a lui graditi, lo è stato per spiegare le ultime sconfitte, lo è stato, infine, quando all’indomani della chiusura del mercato ha, insieme al direttore Angelozzi, molto candidamente ammesso che l’obiettivo stagionale è quello dei play off (ossia posizionarsi tra il terzo e il sesto posto).
Sfortuna ha voluto che all’indomani di quelle dichiarazioni il Bari abbia inanellato due sconfitte consecutive sfortunate e “strane” per come sono arrivate (specie quella con l’Albinoleffe) e da quel momento in poi hanno cominciato a serpeggiare in città vari commenti sull’opportunità o meno di fare quelle dichiarazioni. Prendiamo posizione e crediamo che non è certo per il fatto di aver “sbandierato” l’obiettivo stagionale che la squadra si sia disunita nel secondo tempo con l’Albinoleffe e che non sia riuscita ad agguantare il pari, assolutamente alla sua portata, venerdi scorso a Padova.
Nel calcio probabilmente la sincerità non paga e dire ciò che si pensa, nel bene e nel male, ha sempre il suo prezzo. Noi ci teniamo il nostro tecnico nella consapevolezza che le sue dichiarazioni non sono mai banali. Poi il resto si vedrà.
[Pierluigi Passaro – Fonte: www.tuttobari.com]