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Bari: l’Accademia del 4-2-4 Orange-Mania

Bentornato, Bari! Diciamo la verità, se ne sentiva proprio il bisogno, dopo un’estate durante la quale ci siamo tutti troppo “attapirati” per via di Lippi e del “suo” giocattolo obsoleto. Ieri ancora una volta i sessantamila che hanno gremito gli spalti del San Nicola hanno assistito ad uno spettacolo puro, capace di appassionare e coinvolgere. Il calcio che propone Ventura, riporta alla ribalta un vecchio interrogativo: come mai il tecnico ligure è stato sempre snobbato dalle grandi? Tant’è, e buon per i baresi che da oltre un anno non smettono di godere.

Ieri Ventura ha schierato dal primo minuto nove undicesimi della formazione dello scorso anno. Chiaro che con tale notevolissimo apporto della “vecchia guardia”, il gioco prodotto ne beneficiasse. I due nuovi, dal canto loro, non hanno demeritato: Marco Rossi sembra poter ripercorrere le gesta di Bonucci e Ghezzal ha tecnica e forza fisica sufficienti a sopperire alla mancanza dello scatto esplosivo necessario per far sfracelli in fascia.

Per il resto, le buone notizie in casa-Bari sono parecchie. A cominciare dal rientro di Kutuzov, il regista d’attacco (come lo definì Ventura lo scorso anno) della formazione barese. Il bielorusso è ancora al 70%, ma già così aggiunge un tocco di imprevedibilità alla manovra. Passando poi per la condizione fisica dei vari Almiron, Barreto e Donati (splendida la sua rete di ieri), decisamente migliore rispetto allo stesso periodo dell’anno passato. E poi, il solito Alvarez che deve solo cercare di imparare ad essere più cattivo al momento di concludere. Senza dimenticare la grande applicazione e il sacrificio di tutti gli interpreti scesi in campo, capaci di tenere corta la squadra e ripartire repentinamente con più uomini a supporto della fase offensiva.

La vera novità del Bari 2010-11 è rappresentata proprio da Ghezzal. L’algerino (che è in pieno ramadan, tra l’altro) ha ben interpretato il ruolo affidatogli da Ventura, ovvero quello di esterno sinistro, dopo qualche minuto di comprensibile adattamento. E così, si è passati dal “finto esterno” della scorsa stagione, quando sulla fascia sinistra sciorinava Riccardo Allegretti, al “finto tridente”, che crea agli avversari sicuramente qualche grattacapo in più. Giocare con tre punte si può e lo si può fare anche in maniera redditizia: l’importante è che gli attaccanti abbiano voglia di sacrificarsi e mettersi a disposizione della squadra (chiedere all’Eto’o dello scorso anno, ad esempio). Ventura ha anche avuto il grande coraggio di restare, fino al 90’ con tutte e tre le punte in campo. Nemmeno l’occasione fornitagli dall’affaticamento di Barreto, a meno di un quarto d’ora dal termine, lo ha scalfito: il brasiliano è stato sostituito dal compagno di reparto Nacho Castillo. Dopotutto, il tecnico ligure ha giocato per vincere, come nel suo stile. La mentalità e il coraggio che il tecnico inietta continuamente nel gruppo (nello spogliatoio barese, prima di scendere in campo, campeggiava la scritta “se vogliamo possiamo”) sta rendendo questa squadra giorno dopo giorno più bella e spavalda.

Dunque, l’ “Accademia del 4-2-4 Orange Mania” ha riaperto i battenti. I tifosi baresi si coccolano la creatura e invocano la riapertura della campagna abbonamenti, forse un po’ troppo prematuramente chiusa. Alcune indiscrezioni raccolte, ci indicano che in società ci stanno pensando. Intanto, tra oggi e domani dovrebbe arrivare almeno un altro tassello alla corte di Ventura: il passaggio in biancorosso del difensore partenopeo Leandro Rinaudo dovrebbe essere formalizzato ad ore. I tifosi non hanno perso la speranza, tuttavia, di ricevere in regalo prima delle 19 di domani la famosa “ciliegina”, che andrebbe a guarnire una torta già ottima.

[Mauro Solazzo – Fonte: www.tuttobari.com]

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