La favola di Francesco Caputo ebbe inizio, ufficialmente, il primo settembre del 2008. Allo Stadio San Nicola, campionato cadetto, va in scena Bari-Triestina, partita terminata alla fine 1-1. In quella occasione, l’allora tecnico dei biancorossi, Antonio Conte, fece debuttare, nella ripresa, un giovane attaccante di belle speranze: Ciccio (così ribatezzato dai supporter del galletto) Caputo.
In quel campionato, culminato con la promozione del Bari in serie A, il ragazzo di Altamura, ventun anni appena compiuti, disputa 28 partite impreziosite da ben 10 marcature. Niente male per un novello, catapultato dall’anonimato alla popolarità e all’affetto di una piazza, qualla barese, felice ed orgogliosa di ritrovarsi in casa un talento “nostrano”.
Tutto sembra presagire una scalata repentina al successo per il ragazzo. Con il Bari in A, avrebbe potuto mostrare le sue capacità ai grandi del pallone. Avrebbe, appunto. Via Conte, via Ciccio. L’avvento di Ventura sulla panchina biancorossa, non porta propiamente fortuna al giocatore altamurano, che si ritrova costretto allo sbarco campano, sponda Salerno. Sia chiaro, il Bari non bocciò il ragazzo, ma volle darlo via in prestito per dargli la possibilità di giocare con più continuità e continuare quel processo di crescita necessario per poi tornare e giocare, magari, nel Bari ai massimi livelli. E così sembra proprio che stia accadendo.
Dopo una stagione, quella con la Salernitana, conclusa con 25 presenza e solamente tre gol, pur non brillando particolarmente, Ciccio Caputo torna a casa. Mister Ventura ha deciso di prenderlo in custodia. Il diesse Angelozzi ha chiuso la porta a tutte quelle formazini di A e soprattutto di B che hanno chiesto il ragazzo in prestito per la prossima stagione. Caputo si è dunque aggregato al gruppo a lui già amico, e iniziato la fatica, che dovrebbe portarlo, salvo sorprese dell’ultim’ora, a guadagnarsi un posto tra i 24 di di mister Ventura.
I primi gioni di ritiro a Ridanna, lamapti i suoi miglioramenti. Emblematica anche la sua voglia, la sua grinta a rimanere. Ci tiene tantissimo alla maglia del galletto, e sa perfettamente che è arrivata la suo grande occasione. Partirà quasi certamente all’ombra dei vari Barreto, Kutuzov e Castillo, salvo poi, con il lavoro e il sacrificio, puntare alla scalata delle gerarchie dell’attacco biancorosso. Lui chiede solo la possibilità di poter dimostrare di essere un giocaotre da serie A. Il Bari, dal canto suo, chiede al giocatore impegno e dedizione. Se queste sono le richieste formulate, necessarie per trattenere il ragazzo in riva all’Adriatico, possiamo stare certi allora che Caputo resterà. E chissà, poi, che non si rivelerà il vero colpo di mercato di questo Bari. I numeri e le possibilità ci sono tutte, adesso sta a lui e a mister Ventura trovare la formula giusta per far esplodere, definitivamente, il suo talento.
[Andrea Dipalo – Fonte: www.tuttobari.com]