Non vogliamo essere tra quelli che fanno di un espisodio un atto d’accusa. L’arbitraggio del sig. Russo in Bari-Roma non è certamente perfetto, ma non per questo attribuiremo a lui, e alla sua direzione di gara, la sconfitta del galletto contro Totti e compagnia giallorossa.
Certo, se al novantesimo minuto fosse stato assegnato un sacrosanto calcio d’angolo al Bari, la Roma non avrebbe avuto più il tempo di affondare la sua ripartenza e segnare la rete del definitivo 3-2.
Con i sè e con i mà, però, non siamo abituati a ragionare. Il Bari, in B ma determinato a non regalare nulla più (perchè solo ora?) a nessuno, regala anche questa volta la partita ad un avversario in crisi di gioco, che nulla fa per meritare la vittoria. Gli uomini di mister Mutti, in superiorità numerica per quasi tutta la ripresa, non riescono a chiudere a proprio favore la gara. Ad onor del vero, però, l’occasione arriva pure, con l’algerino Ghezzal protagonista di un cucchiaio stile Totti che, purtroppo, si stampa sulla traversa.
Di lì a poco, il gol della beffa firmato Rosi, che sancisce la ventunesima sconfitta in stagione per il povero galletto. E pensare che, alla vigilia del match, tutto sembrava scontato e già scritto, con un Bari in vacanza e una Roma alla ricerca di punti Champions. Cinque gol, tre espulsioni e tante polemiche, altro che partita noiosa. Come poco noiosi sono stati i circa 15.000 spettatori presenti sulle colonne del San Nicola: i baresi sanno divertirsi comunque, nonostante la situzione richiederebbe loro un lutto perenne.
Punto e a capo, anche se, il capo, non lo si vede ancora. Settimana decisiva questa per l’ingresso di nuovi soci. Come finirà? Con un nulla di fatto, statene certi.
[Andrea Dipalo – Fonte: www.tuttobari.com]