Bari: manca ancora la matematica salvezza

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Bari penalizzato, senza tifo e con una classifica che, quando siamo oramai prossimi all’ultimo impegno di campionato, si è fatta indecente, oltre che difficile da comprendere e giustificare.

Per tutto l’arco della stagione in corso non abbiamo fatto altro che rimarcare un concetto che, fatti alla mano, sino a qualche settimana fa ci stava dando ragione: la squadra è composta da professionisti seri, che s’impegnano nonostante tutto e che avrebbe potuto, senza i noti problemi extra campo, addirittura fare meglio, puntando l’asticella degli obiettivi leggermente più in alto rispetto a quello stabilito all’inizo del torneo, ovvero quello di disputare una stagione tranquilla, da chiudere senza grossi affanni e patemi d’animo. Come, invece, ora si sta facendo…

Tanti i motivi più o meno utili a spiegare la caduta libera del galletto, che non vince una partita dalla lontana trasferta di Pescara. Domenica scorsa, poi, è arrivata la quarta sconfitta consecutiva fuori casa. Per non parlare dello score fatto registrare tra le mura amiche del San Nicola, dove la formazione allenata da mister Torrente è stata capace di vincere solamente quattro volte in campionato. L’ultima, porta la data del 10 marzo scorso contro la Reggina.

Numeri emblematici per una squadra che, da due mesi a questa parte, ha posato le armi, rendendosi protagonista di una serie incredibile di brutte prestazioni, sotto tutti i punti di vista. Dal gioco, ai risultati, passando per i pochi gol fatti e per i tanti subiti, questo Bari di fine stagione assomiglia tanto ad un pugile suonato, arreso al destino degli eventi. Uno di questi, il più spaventoso, quello legato al calcioscommesse, che non poche ombre sta gettando su quello che potrà essere il futuro sportivo di questa squadra, e di questa società, che sarà certamente penalizzata per i reati commessi da diversi suoi ex tesserati. L’unica cosa da accertare, oltre all’entità della pena, è a quale classifica questa verrà applicata.

Per fortuna, dice qualcuno, contro il Gubbio sabato sera servirà un punto solo per la matematica salvezza. E’ vero, un pareggio contro gli umbri metterebbe al riparo i biancorossi. Ma non del tutto. Qualcuno sta evidentemente ignorato quanto scritto poc’anzi: presto arriveranno i deferimenti e le penalizzazioni per il coinvolgimento, speriamo solo indiretto, allo scandalo calcioscommesse e, qualora si decidesse di sanzionare la classifica dell’attuale campionato, per il Bari sarebbero guai, anche in caso di vittoria contro il Gubbio. Infatti, i meglio informati, sono convinti che, stando a quanto emerso dalla indagini, e secondo quanto fatto trapelare dagli inquirenti, il Bari subirà non meno di 10 punti di penalizzazione che, sottratti a quelli attuali, potrebbero significare Lega Pro.

Ma c’è una speranza a cui aggrapparsi. Spesso, sia il Procuratore Federale, Stefano Palazzi, che il presidente della Lega Serie B, Andrea Abodi, hanno dichiarato che difficilmente le pene andranno a stravolgere e condizionare quelli che saranno stati i verdetti play-off e play-out. Speriamo bene, anche se questo poi significherà partire con un notevole handicap la prossima stagione.

Il rimprovero, però, va fatto lo stesso: non era il caso di raccogliere più punti di quanto fatto, soprattutto in questo finale di campionato? Abbiamo sempre compreso i disagi, i problemi, le paranoie, le difficiltà che, soprattutto squadra e tecnico, hanno dovuto affrontare in questa maledetta stagione, ma non ci si doveva arrende così presto. Anche l’assenza dell’attaccante ha influito, lo sappiamo, ma fatto sta che, qualche punto in più andava conquistato. Allora, anche i ragazzi, e mister Torrente, da vittime passano a colpevoli: adagiati sul vorrei ma non posso, hanno appeso le scarpe al chiodo troppo presto…

[Redazione Tutto Bari – Fonte: www.tuttobari.com]