Bari, obiettivo quota 17

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Sei punti in quattro giorni: è quanto di più positivo si possa auspcare per il Bari alla ripresa del campionato, dopo la corposa sosta natalizia. I biancorossi apriranno il 2011 giocando al “Via del Mare” un delicatissimo derby-salvezza contro i cugini salentini, per poi attendere, settantadue ore dopo, al “San Nicola” il Bologna del duo Zanetti-Morandi, anch’esso impegnato nella lotta per non retrocedere.

Per sbancare l’intera posta servirebbe un’impresa, a voler leggere i numeri impietosi di questa malandata stagione, durante la quale i pugliesi hanno colto due soli successi, entrambi tra le mura amiche, e delle quali l’ultima risale al lontano 26 settembre, quinta giornata di campionato, quando i biancorossi riuscirono ad avere la meglio sul Brescia (altra pericolante) grazie ad un penalty trasformato da Barreto.

Servirebbe l’impresa dicevamo, ma se considerassimo i tanti importantissimi rientri (Parisi, Almiron, Salvatore Masiello e Ghezzal su tutti) che caratterizzeranno il match che si giocherà nel Salento, la cosa assumerebbe dimensioni meno ciclopiche. E la vittoria nel derby (al quale non dovrebbe partecipare il portiere Gillet) farebbe da ottimo viatico alla rincorsa biancorossa, che di slancio dopo soli tre giorni potrebbe stringere d’assedio il fortino che Malesani costruirà davanti alla porta di Viviano.

Se al Bari riuscisse tutto alla perfezione, magari per una volta con l’aiuto della buona sorte, ed incamerasse i sei punti derivanti dalle due vittorie, la classifica assumerebbe certamente dei contorni meno cupi. Girare a quota 17 significherebbe aver posto le basi per un girone di ritorno arrembante si, ma non affannoso, e la conquista di un’altra ventina di punti nelle restanti diciannove giornate potrebbe garantire ai biancorossi la permanenza nella massima serie.

L’anno scorso, di questi tempi, la classifica recitava: “Udinese e Livorno 18 punti, Bologna 16, Lazio 14, Atalanta 13, Siena e Catania 12”. Una classifica certamente più corta, ma che vedeva il Catania relegato all’ultimo posto ed il Livorno in posizione abbastanza tranquilla, dall’alto dei suoi cinque punti di margine sulla terz’ultima. Sappiamo tutti come è andata a finire (Catania salvo e Livorno in B) ed è proprio in virtù di questo che non ha senso pensare che per il Bari quest’anno possa essere troppo tardi (la salvezza aritmetica è a quattro lunghezze dai biancorossi).

Tanto più che l’anno passato il Catania, due domeniche dopo (al termine del girone di andata), aveva solo quindici punti contro i ventuno del Livorno (+6 per gli amaranto, dunque), mentre alla fine del torneo gli etnei ne conteranno ben quarantacinque (30 punti conquistati in 19 gare) ed i toscani soltanto ventinove (ovvero la miseria di 8 punti raccimolati in tutto il girone di ritorno, condito da una sola vittoria).

Ecco perché per il Bari sarebbe fondamentale girare a quota 17 punti. Due vittorie nelle altrettante prossime delicatissime sfide, renderebbero meno brutto anche questo (finora) pessimo girone di andata.

[Mauro Solazzo – Fonte: www.tuttobari.com]