Entro il 30 settembre l’As Bari Calcio dovrà pagare la seconda trimestralità degli stipendi. A beneficiarne saranno, ancora in gran parte, i giocatori che hanno militato nella passata stagione nella squadra pugliese. Si tratta di una montagna molto difficile da scalare, in quanto il club di Via Torrebella dovrà sborsare una cifra che si aggira sugli 8-9 milioni di euro.
Il problema, però, è più grave del previsto, in quanto, stavolta, non ci sarà la possibilità di ricorrere alla spalmatura degli ingaggi dei giocatori, approdati, per la stragrande maggioranza, in altri club di Serie A. Inoltre, la società biancorossa non ha ancora incassato l’intera somma derivante dalle cessioni dei giocatori, circa 14 milioni di euro, ed il ricavato della mutualità (7 miliono) è stato impiegato per ripianare altri debiti.
Così, l’amministratore Garzelli è ancora una volta costretto a bussare alla porta delle banche, per la precisione a quelle della Banca Apulia e della Banca Popolare di Bari, le quali, però, non sono intenzionate ad elargire un nuovo prestito, senza la firma di Vincenzo Matarrese in qualità di garante. L’ex presidente del Bari, però, non vuole assumersi tale responsabilità, o lameno questo è quanto emerso nel corso della trasmissione “Tb Sport”, e che da il là al timore di una penalizzazione in classifica (2 punti), proprio per i mancati pagamenti delle spettanze ai giocatori.
L’orizzonte non è molto sereno per il Bari ed i suoi tifosi, con l’amministratore unico Garzelli che cercherà di trovare una soluzione in extremis.
[Gaetano Nacci – Fonte: www.tuttobari.com]
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