E adesso bisogna continuare a vincere. Questa, per farla breve, la mission della formazione biancorossa, reduce da tre successi di fila in campionato e da una vagonata di applausi, consensi e complimenti che, come dice mister Torrente, potrebbero illudere eccessivamente sia la squadra che gli stessi tifosi, negli ultimi giorni tornati raggianti come un tempo. E tutto ciò, dopo un inizio sprint ed una serie di iniziative che, a detta di molti, stanno riavvicinando la piazza al club.
Un settembre decisamente positivo per la società barese, che deve però fare i conti con l’ennessima, sciagurata penalizzazione in classifica che arriverà non più tardi di lunedi, quando la Commissione Disciplinare ufficializzerà l’entità dell’inflizione (2/3 punti) relativa alle pregresse inadempienze Irpef (trimestri aprile-giugno/ottobre-dicembre 2011 e gennaio-marzo 2012).
Pazienza. Purtroppo nessuno può farci nulla. Solo i ragazzi di mister Torrente possono limare e/o annullare anche quest’ulteriore punizione in classifica. Ma per farlo, dovranno battere il Varese lunedi nel posticipo della quarta giornata di campionato. Un test proibitivo, almeno sulla carta, con la formazione lombarda già protagonista di questo avvio di stagione. Sarà, quindi, una trasferta tutta da vivere, e da seguire. In tanti danno già per spacciato il galletto, che proprio a Varese, la passata stagione, si esibì in una delle sue migliori performance. Che sia di buon auspicio?
In definitva, si può parlare di vero e proprio esame di maturità per questo giovane Bari, spavaldo contro Cittadella, Ascoli e Ternana. Anzi, sarà un doppio esame per la squadra, che a Varese, in un colpo solo, dovrà dimostrare di non essere, tecnicamente parlando, un fuoco di paglia, e dovrà essere brava a farsi scivolare via, psicologicamente parlando, la penalizzazione in arrivo.
Il gruppo è forte, di questo ne siamo certi, e nonostante la verde età può, deve, dimostrare carattere e maturità. In tal senso, di fondamentale importanza sarà l’apporto (ad oggi ottimo) dei vecchietti del gruppo come capitan Caputo, Ghezzal, Iunco, Dos Santos e Defendi: a loro, il resto dello spogliatoio, si è affidato per crescere e continuare a stupire…
[Andrea Dipalo – Fonte: www.tuttobari.com]
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