“Bari, i conti non tornano per niente…”. Abbiamo aperto così, con questo titolo, l’editoriale precedente, quello post-Perugia. Chi ha letto quell’articolo, ha chiaramente inteso quelle che, dal punto di vista dello scrivente, sono state le carenze messe in evidenza in Umbria dalla formazione biancorossa, sì in doppia inferiorità numerica per l’intera durata dei tempi supplementari ma comunque incapace, 11 contro 11 (per circa 78 minuti) di avere la meglio di un avversario, modesto, di Lega Pro. Risultato finale, 4-1 per la formazione di casa. Brutta tegola.
Poi è arrivata l’amichevole di Benevento, buona per cancellare la sconfitta del Renato Curi di Perugia. Risultato finale, 3-1 in favore della formazione campana. Altra, brutta, tegola. La prestazione del Bari? Si potrebbe sintetizzare rubando alcune parole delle dichiarazioni rilasciate da Vincenzo Torrente a fine gara. Il tecnico di Cetara, senza tirarla troppo per le lunghe, ha puntato il dito contro la sua formazione, accusandola di aver assunto un’atteggiamento presuntuoso, soprattutto ad inizio partita.
La domanda che ci pomiamo adesso, dopo le ultime uscite del galletto, e non ultima quella deludente di Benevento, è la seguente: e se quello della squadra non fosse semplice atteggiamento ma vero e proprio limite tecnico-tattico? A questo gruppo, lo gridiamo da tempo, servono rinforzi, soprattutto d’esperienza. La B è un campionato che non scherza. Sappiamo tutti che le casse di via Torrebella non promettono nulla di buono, ma se la società biancorossa non garantirà, da domani alla fine del mercato, almeno una pedina per reparto a mister Torrente, potranno presto arrivare guai. Tecnici, s’intende.
In definitiva, il titolo mensionato in apertura potrebbe andare benissimo anche per quest’ultimo editoriale, perchè se i conti non tornavano dopo Perugia figuriamoci adesso dopo le scoppole rimediate in terra campana da un’altra formazione di Lega Pro. E’ proprio iI caso di dire che… i conti tornano sempre meno.
[Andrea Dipalo – Fonte: www.tuttobari.com]