E’ un Vincenzo Torrente contento quello che, sorridente, si presenta ai microfoni della stampa dopo la preziosa vittoria contro l’Avellino in Tim Cup. Tanti gli aspetti positivi venuti fuori dall’incontro con la compagine campana, piegata senza grosse fatiche dai biancorossi, brillanti per tutti i novanta minuti di gioco ed efficaci in zona gol.
La prima battuta del tecnico del galletto è arrivata a risposta di alcuni colleghi campani presenti in conferenza stampa, incuriositi e, forse, meravigliati della prestazione della loro squadra, capace di battere il Varese domenica scorsa salvo poi capitolare nettamente sotto i colpi di Marotta (doppietta) e compagni “L’Avellino ha battuto meritatamente il Varese, ma il merito di questa vittoria è tutta del Bari, per l’intensità del gioco, per la qualità, per le palle gol create. Credo sia giusto dare merito ai miei ragazzi. Non ero preoccupato dopo la prova contro lo Spezia, e non mi esalto, comuque, adesso, dopo i quattro gol di stasera. C’è sempre da lavorare, e pure tanto”.
Mister Torrente, poi, ha sottolineato quelle che sono state le cose migliori fatte vedere dai suoi ragazzi in campo: “La cosa che mi è piaciuta maggiormente è stata l’intensità di gioco, la voglia di provare le nostre giocate. Non abbiamo praticamente concesso nulla agli avversari. Direi che è stata la miglior prestazione del mio Bari sino a questo momento”.
Il discorso scivola via sulle prestazioni dei singoli: da Kopunek a Donati (“ottimi entrambi”), per finire alla nuova coppia gol formata da Caputo e Marotta. Un duo che ha saputo confezionare, oltre ai gol, tantissime azioni pericolose, tanto da far pensare a qualcuno che, la spasmodica ricerca di nuovi attaccanti, forse, andrebbe placata. Non sembra pensarla così, però, l’allenatore biancorosso: “No, io aspetto sempre altri due attaccanti. Sono esigente (ride) e credo che, nonostate le buone prove offerte dai miei attaccanti, la squadra abbia bisogno di rinforzi in avanti. Caputo mi sta piacendo sicuramente, così come Marotta. Ma, ripeto, abbiamo bisogno di qualcosa”.
Inevitabile, poi, parlare di una delle delusioni più lampanti della serata: Fernando Forestieri, ancora in ombra così come contro lo Spezia: “Ha giocato a sprazzi, ma non è il vero Forestieri. Il ragazzo ha un problema all’adduttore che lo condiziona parecchio nel lavoro durante la settimana. Avevo dubbi se mandarlo in campo o meno, ma il ragazzo aveva tanta voglia di giocare, e l’ho mandanto in campo, premiando la sua determinazione a voler essere della partita. Conoscendolo, può certamente migliorare e dare continuità alle sue prestazioni”.
Ma, alla luce della bella prova fornita contro l’Avellino, e quando mancano solamente sette giorni al debutto in campionato, a che punto è questo Bari? Mister Torrente mantiene i piedi per terra, e senza mezzi termini, ammette: “Stiamo crescendo, ma bisogna migliorare. La gara contro il Varese sarà una partita completamente diversa. Un test importante per capire a che punto siamo, Ripeto, non mi illudo dopo questa partita. Il Varese, poi, è una squadra ambiziosa, sarà dura”.
Ultime battute della conferenza stampa del tecnico biancorosso, dedicate al rigore sbagliato da Masiello e all’assenza di Crescenzi, vittima di un infortunio al quanto singolare: “Sul rigore mi sono arrabbiato parecchio: il mio rigorista è Marotta, ma va bene csì, Masiello ha voluto strafare. Crescenzi? Si è dovuto dare 40 punti di sutura ad un braccio. Eravamo in albergo, e il ragazzo è stato sfortunato con un piatto d’insalata…”.
[Andrea Dipalo – Fonte: www.tuttobari.com]
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