Ancora qui. Vincenzo Torrente non lascia, ma non si può certo dire che raddoppi. Anzi, a sentirlo parlare, pare chiaro che i sogni che segnarono l’orizzonte della passata stagione siano di fatto dimezzati. “Primo obiettivo della prossima stagione sarà mantenere la categoria”, ha detto emblematicamente l’allenatore biancorosso, delimitando quindi, già da ora, il perimetro della ambizioni del galletto.
Si riparte, quindi. Ma da cosa? Il mister ha spiegato: “Ripartiamo dal decimo posto dellla scorsa stagione, la nostra posizione finale di classifica al netto delle penalizzazioni, e poi dalla difesa, la sesta del campionato. Ora voglio con me gente motivata, con fame”. Ma quali condizioni ha posto l’allenatore alla società prima di firmare? Nei giorni precedenti al rinnovo del contratto s’è parlato di una misteriosa clausola…“Ho chiesto di avere la possibilità di lavorare con giovani che abbiano entusiasmo. Io ho scelta di rimanere, nonostante alcuni contatti che ho avuto con una società di Serie A e con alcune di Serie B, per dare continuità al progetto nato lo scorso anno. Questa piazza mi affascina, nonostante le difficoltà”. Che Bari sarà quello della prossima stagione è lo stesso Torrente a chiarirlo: “Voglio puntare sulla linea verde e valorizzare i miei giocatori. É una grande sfida. Bellomo e Galano?” – ha punzecchiato Torrente – Da loro mi aspetto di più, sono giocatori di qualità ma devono migliorare. E Caputo non è detto che vada via per esigenze di bilancio. Lui è il capitano, è molto legato alla società e all’ambiente, ho l’impressione che possa rimanere”.
Infine, qualche rimpianto: “Il bel gioco? L’anno scorso l’abbiamo fatto solo a tratti. Non sempre ci siamo espressi come volevo. Io stesso ho sbagliato qualcosa”. Un’ammissione che non può che fargli onore.
[Diego Fiore – Fonte: www.tuttobari.com]