A Bari, purtroppo, tutti i mali vengono per nuocere. Tra trattative sfumate in maniera clamorosa, calcio scommesse, deficit societario e… chi più ne ha più ne metta, in casa biancorossa lontana sembra la luce, la via d’uscita.
Mai, probabilmente, si era assistiti ad una situazione del genere. Una squadra senza padrone, che fatica ad arrivare al giorno seguente. In campo, poi, gli uomini di mister Torrente tardano troppo a trovare una propria fisionomia. Fuori, tra i tifosi, serpeggia rassegnazione. In sintesi: se non è catastrofe questa, diteci cosa lo potrebbe essere.
Solo nubi all’orizzonte. Nessuna certezza, se non quella che, a breve, nuove ed impegnative scadenze riempiranno le giornate della società biancorossa, mai come adesso lontana dalla piazza. Un addio annunciato che, però, tarda la sua definizione. Qualcuno ci prova, o così sembrerebbe, ma, chissà perchè, sistematicamente fallisce. Le ipotesi, delle più varie e pittoresche, tra cui quella che vorrebbe la famiglia Matarrese poco decisa alla cessione. Strano, parecchio, soprattutto alla luce della paventata volontà di cedere, tutto ed il prima possibile.
Magra consolazione, domani è previsto un incontro in Comune. Sul tavolo delle trattative, la possibilità di far avvicinare, e sensibilizzare, l’imprenditoria locale al destino del galletto. Obiettivo, quello di creare un’affare che prevederebbe, nel pacchetto, la squadra di calcio e lo stadio San Nicola, pronto, come si dice, a cambiare veste. Ghiotta la possibilità di trasformare l’intera area circostante l’impianto sportivo in un’enorme centro commerciale. Secondo il Primo Cittadino barese, mai occasione migliore è stata proposta alla gente bene del capoluogo pugliese, che in questo progetto potrebbero, dovrebbero, investire capitali.
Chiosa finale, ma davvero di poca importanza vista la depressione, dedicata alla new entry alla scalata alle quote societarie dell’As Bari Calcio. Nelle scorse ore, è spuntato un’imprenditore russo che, stando alla cronaca, sarebbe interessato al Bari. Lo ha rivelato padre Boytsov, rettore della chiesa russa di Bari, a cui ha fatto eco l’assessore comunale, nonché ex arbitro, Gianluca Paparesta.
Per rispetto dei tifosi del Bari, dilaniati da poco dopo l’ennesimo polpo subito, i sopra citati personaggi hanno detto di non voler dire di più, almeno sino a quando le cose non avranno preso una piega positiva per le sorti del sodalizio biancorosso. Noi, da stupidi incompetenti, chiediamo altro: per rispetto dei tifosi baresi, della città, e di noi stessi, basta con le fesserie, e con i maltrattamenti. Essere innamorati non significa essere deficenti, o creduloni. Che la si smetta di giocare con il sentimento di persone che, al Bari, hanno dedicato più tempo che ai propri affetti.
[Andrea Dipalo – Fonte: www.tuttobari.com]