BENEVENTO – Filippo Inzaghi, tecnico del Benevento, ha rilasciato una lunga intervista all’edizione odierna della Gazzetta dello Sport. Queste le sue parole: “La prima partita sarà a Cremona e spero di riuscire a fermarmi per rivedere i miei genitori. Ero molto preoccupato. I genitori, la nonna. Ho fatto qualche iniziativa per l’ospedale, vedevo le immagini. Al Sud abbiamo vissuto il problema in maniera diversa, speriamo ci serva da lezione”.
Inzaghi ha, poi, aggiunto: “Serie A? Ne parliamo sempre, ma sono scaramantico. Siamo vicini, ma aspetto ancora una prova di forza dalla squadra. Con Vigorito sappiamo già chi prendere e abbiamo una base forte su cui costruire, non sarà un mercato semplice però ci siamo. In questi mesi ho motivato la squadra via chat o al telefono, con il direttore e lo staff. Mi fido molto dei giocatori, ero convinto che li avrei trovati giusti e così è stato, non hanno sgarrato. Vogliamo festeggiare il prima possibile, ci mancano otto punti e vogliamo battere tanti record come quello delle vittorie di fila in trasferta, ce ne manca solo una e con altre due raggiungeremo il Torino a quota 10 vittorie esterne in una stagione. E poi mi piacerebbe battere il record della Juvenus di Deschamps, sarebbe una grande cosa. Come sarà questo finale? Ci sono tante incognite per tutti, i valori cambieranno. Di sicuro i giocatori hanno tanta voglia, i 5 cambi daranno più freschezza alle squadre. E dietro di noi sarà una bella lotta, sono curioso. Ma l’importante è tornare in campo, perché è un messaggio di speranza”.
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