Per lei domani 800 panchine. Quale ricorda con piacere? “Significa che sono vecchio (ride, ndr). Sicuramente la finale di Champions per come è andata, cosa è successo intorno. 3-0 a metà tempo ed i tifosi ancora aiutavano la squadra… Bello anche il campionato vinto con il Valencia o la mia prima promozione, ma quella è la finale della Champions più emozionante della storia”.
Il recupero di Zuniga è un mistero? “Ci ho parlato. Ma un ginocchio è un pò un mistero, la sua situazione è che ha un pò di fastidio, si allena e poi dopo due-tre giorni ha fastidio. Aspettiamo, dipende dal ginocchio, lui lavora tanto e vuole tornare per dare una mano alla squadra. Non dipende da lui, dal ginocchio”.
Callejon il giocatore più utilizzato, riposerà a Livorno? Hamsik e Mertens decisivi con lo Swansea. “Tanti giocatori stanno giocando tanto. Maggio ha giocato dieci partite di fila, Albiol lo stesso, se qualcuno sta facendo bene ed un altro giocatore non è del suo stesso livello, allora si può continuare. Dopo tre-quattro partite il livello si abbassa, ma dipende dal ruolo. Il centrale può giocare, l’esterno invece deve essere cambiato per recuperare”.
Anche domani ruoterai il gruppo, anche per sostituire gli squalificati. Che considerazione hai di Zupata? “Duvan deve giocare partite per la sua struttura, solo così potremmo valutarlo, ma non è facile se c’è Higuain. Pandev ha fatto bene quando ha avuto l’occasione. Con Hamsik è più difficile per Goran ed anche Callejon può giocare come punta. Ma Higuain è un altro giocatore. A Marsiglia fece un grande gol, in allenamento li fa ancora, ma gli manca un pò di continuità. In queste gare, se non facciamo gol subito, diventa difficile”.
Molti tecnici parlano della moviola. “Non si dovrebbe parlare tanto. Se chiediamo ad ogni allenatore episodi contro di loro, tutti diranno tanti episodi. Negli altri paesi è lo stesso. Per l’arbitro è difficile, lo è anche per noi quando arbitriamo il nostro cinque contro cinque…”
Avevi già fatto il 5-3-2 fatto nel finale con lo Swansea: “Sì, serviva farlo e l’abbiamo fatto. Il nostro messaggio però è essere propositivi, fare un calcio offensivo. Se dobbiamo difendere dobbiamo farlo meglio, ma il modulo può anche non cambiare. Le squadre al vertice del campionato non lo fanno”.
Simpatico siparietto. Rafa Benitez s’è alzato avvicinandosi ai giornalisti presenti per spiegare per l’ennesima volta perchè nascono difficoltà quando gli avversari si chiudono: “Quando una squadra si chiude è più difficile, dobbiamo trovare il varco (indicando un posto vuoto, ndr), ma se non lo troviamo dobbiamo far girare il pallone e cercare spazio alle spalle della difesa. Se sono bassi e stretti è dura trovarlo. Questo vale per noi, ma anche per le altre squadre. Con lo Swansea abbiamo girato il pallone, loro erano bassi e forti nel ripartire, abbiamo dovuto controllare il match e questo dobbiamo farlo un pò meglio. Se non rischiamo è questione di tempo, non si può attaccare novanta minuti…”
Con il Livorno: “Sarà una partita importantissima, per l’atteggiamento della mia squadra, se loro iniziano bene bisognerà controllare un pò il match con personalità”.
Sul 4-2-3-1 dello Swansea: “É interessante vedere come ha giocato lo Swansea. Verticalizzazioni, tagli, in Italia nessuno gioca così. Ma non è una questione di modulo”.
Sugli impegni ravvicinati: “Giocare 2 volte a settimana ci fa lavorare meno per preparare le partite ma preferisco giocare piuttosto che guardarle in tv. Si lavora non solo in campo, ma anche col video e poi bisogna parlare con i giocatori. Alla fine del campionato miglioriamo, non solo per l’aspetto fisico, ma anche tatticamente le mie squadre fanno meglio. Non è stato facile anche per gli infortuni, aver perso tanti giocatori, ora abbiamo più possibilità di cambiare giocatori”.
Sull’equilibiro: “Ho sempre detto che l’allenatore è l’eterno insoddisfatto. Dobbiamo continuare a lavorare. Una squadra che gioca con la nostra idea deve avere un processo di crescita. Molti mi dicono che si vede la differenza tra l’inizio della stagione ed adesso, prima c’erano più errori in fase difensiva ed abbiamo lavorato molto su questo. La squadra ha personalità e crea tanto”.
Sull’assenza di Higuain e la vittoria sullo Swansea: “Non avere Higuain è importante, ma noi ogni settimana lavoriamo sulla rosa e abbiamo fiducia in Duvan, Pandev e gli altri. Con lo Swansea non guardiamo solo al risultato. Abbiamo vinto e questo da fastidio, ma anche col Genoa il primo tempo abbiamo fatto bene”.
[Redazione Tutto Napoli – Fonte: www.tuttonapoli.net]