Benitez l’alchimista: vinta la sfida Eto’o, ora può toccare a Santon

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Anche la trasferta di Palermo ha confermato l’andazzo di questo primo scorcio di stagione, pur mostrando un’Inter in crescita e finalmente vincente lontana dalle mura amiche. Contro i rosanero a fare la differenza è stato nuovamente Samuel Eto’o, che trasforma in oro tutti i palloni che transitano dai suoi piedi. Il camerunense è l’attaccante più in forma a disposizione di Benitez, solo che il tecnico si vede ‘costretto’, da necessità tattiche, a schierarlo sulla fascia sinistra, per lasciare l’area di rigore a Diego Milito. Il quale, pur muovendosi meglio, anche a Palermo ha palesato un appannamento sotto porta che ormai rappresenta una sorta di leit motiv. La notizia positiva è che comunque da quelle parti, complice anche la buona impostazione offensiva della squadra, l’argentino si sia trovato più di una volta. Solo qualche mese fa avrebbe portato a casa una doppietta, al termine di un match del genere. Invece continua il suo momentaccio dal punto di vista psicologico: 6 partite, zero gol, uno stress per un bomber di razza come lui. Mai in passato l’argentino è rimasto a secco per così tanto tempo.

Per fortuna di Benitez e dei tifosi nerazzurri, le veci del Principe le sta facendo Samuel Eto’o, a segno per la quinta volta in 6 incontri ufficiali, tutti gol decisivi ai fini del risultato. È un momento di grazia per il camerunense, che sente la fiducia della squadra ed è tornato a cercare la porta come l’anno scorso, a causa della posizione più defilata impostagli da Mourinho, non era riuscito a fare. Proprio a livello tattico il centravanti ex Barcellona ieri ha goduto degli accorgimenti di Benitez. Nel momento più difficile, con l’Inter sotto nel punteggio e vanamente protesa all’attacco, l’allenatore ha posizionato Eto’o al centro, nel ruolo di prima punta, arretrando Milito che in quella zona non riusciva a fare la differenza. Una mossa scontata, alla luce dello stato di forma contrapposto dei due centravanti, ma estremamente efficace: Eto’o ha infatti ripagato Benitez con una doppietta da applausi nel giro di pochi minuti, raddrizzando un match che stava scivolando via nel modo peggiore.

In altre parole, l’Inter ha continuato a spingere come nel primo tempo, ma stavolta ha trovato nel camerunense un terminale offensivo puntualissimo. È stata di certo questa la chiave della vittoria nerazzurra, vale a dire l’accentramento di Eto’o che, con reti a ripetizione, sta ribadendo la bontà della sua richiesta di inizio stagione al tecnico: giocare da attaccante e non da ala. Questo non significa che Milito d’ora in avanti agirà da esterno, non è nelle sue corde. Ma in attesa che il Principe torni a essere tale, il compagno di reparto rappresenta il miglior ricostituente per i mali offensivi nerazzurri. Poi, magari, Benitez con una sua intuizione tattica deciderà di far giocare entrambi vicini alla porta, consentendo loro di scambiarsi il pallone più frequentemente e mettere in crisi le retroguardie avversarie. Per ora, comnque l’Inter continuerà su questa strada, affidandosi a Eto’o quando i problemi in zona offensiva iniziano a farsi sentire. Dopotutto, il bomber del Camerun non chiede di meglio.

Altra squisitezza tattica palermitana di Rafa: l’inserimento di Davide Santon da centrocampista esterno. Non è una novità per il Bambino, che anche in Nazionale con Lippi si è trovato una tantum a svolgere questo ruolo, ricoperto anche agli inizi della sua finora breve carriera. Potrebbe essere una soluzione interessante quando ce ne sarà bisogno. Le sue qualità in attacco (dribbling e tiro), unite all’educazione difensiva impartitagli da Mourinho, potrebbero fare di Santon il perfetto esterno tuttofare di centrocampo, con interessanti qualità in attacco. Un Kuyt meno esperto ma più giovane, plasmbile, e soprattutto a costo zero. Le qualità per diventare un laterale a tutto campo, bravo in entrambe le fasi, non gli mancano e, chissà, alla fine il Professore potrebbe trovarsi in casa quel jolly di cui aveva bisogno.

Fantasia? Può darsi, intanto il Bambino ha dimostrato di sapersi adattare a diverse posizioni in campo e, se sta bene, potrà dare una grossa mano alla squadra d’ora in poi. Per il momento Benitez è contento di averlo a disposizione, poi magari una delle sue nottate colme di pensieri tattici la potrebbe dedicare proprio al giovane di Porto Maggiore. Una sfida di certo più complicata e affascinante rispetto a quella vinta accentrando Eto’o.

[Fabio Costantino – Fonte: www.fcinternews.it]