Il tecnico del Napoli Rafa Benitez ha parlato in un’intervista a AS Tv nella quale ha spiegato i suoi primi mesi a Napoli e cosa non ha funzionato nella sua prima avventura italiana con l’Inter: “Abbiamo 7 giocatori nuovi in squadra, tutti di buon livello. Rafael? Non sta giocando perché Reina sta facendo molto bene. Abbiamo uno stile di gioco distinto rispetto allo scorso anno, abbiamo cambiato il modo di affrontare le gare anche perché è andato via Cavani, quindi ci sono meno ripartenze ed è cambiato il modo di gestire la palla. Sappiamo qual è la nostra forza, ma stiamo crescendo ancora perché quello del Napoli è un progetto giovane.
Come abbiamo convinto Higuain? Più che merito mio è del presidente. Parlando del progetto è venuta fuori la voglia di competere in Italia e in Champions. Così è uscito il nome di Higuain. Abbiamo parlato col padre e io ho chiamato il giocatore, ma la chiave è stato il progetto del Napoli. Era un nostro obiettivo dal primo giorno.
Modelli? Il Barcellona è stato un punto di riferimento per qualcuno e un motivo d’errore per altri. Per trovare quell’equilibrio c’è tanto lavoro da fare. Ci sono squadre che imitano il Barça ma alla fine perdono perché non trovano il giusto equilibrio, che sta alla base di tutto.
L’esperienza al Chelsea? Con Abramovich avevo un buon rapporto, però ha altre occupazioni e non era molto presente. Parlavo con i dirigenti, lui non interveniva troppo. Gli piace il calcio, non posso dire niente di negativo.
Io commissario tecnico? Del Bosque sta facendo un grande lavoro. In un futuro mi piacerebbe, ma adesso non ci penso. Più avanti, fra qualche anno, perché no.
La vita all’Inter dopo Mourinho? Ogni squadra è differente. La mia esperienza si basa su una squadra che aveva una certa età e su delle promesse che mi erano state fatte ad inizio stagione. Alla fine, però, non è arrivato nessun giocatore. Abbiamo sfruttato al meglio il poco tempo avuto vincendo due titoli. Più di così non si poteva fare. E’ stata un’esperienza buona.
Mourinho lascia i giocatori spremuti? L’età del gruppo e le carenze erano chiare a tutti”.
[Redazione Tutto Napoli – Fonte: www.tuttonapoli.net]