Al termine di Cesena-Catania, positiva l’impressione di Mario Beretta: “I ragazzi – ha detto – hanno fatto una grande prestazione e anche il pubblico li ha incitati, hanno giocato con orgoglio e hanno dimostrato di crederci ancora, come me. Certamente non è facile scendere in campo da ultima in classifica e giocare con un fardello del genere, ma credo che la squadra oggi sia davvero da elogiare. Parolo, Iaquinta, Santana, Arrigoni hanno giocato una grande prestazione”.
Niente mezzi termini invece sulla conduzione della gara da parte dell’arbitro Rocchi: “Oggi stavamo impostando bene la gara – ha proseguito Beretta – anche se sapevamo fin dall’inizio che il Catania è una grande squadra, ma purtroppo non ci aspettavamo certo di dover fare a meno di un giocatore e dell’allenatore, perciò non abbiamo potuto mettere in atto tutto quello che volevamo. Sulla mia espulsione il quarto uomo mi ha ripreso più di una volta e alla fine ha segnalato all’arbitro di espellermi, ma penso che anche gli arbitri dovrebbero capire la tensione e il clima di certe partite e che anche un gesto di stizza può starci. Io non ho insultato nessuno comunque. E anche sull’espulsione di Pudil, che sicuramente è stato ingenuo, è una cosa che si vede in mille partite, ma col Cesena possono prendersela perché tanto è ultimo. A fine gara ho applaudito ironicamente all’arbitro, anche se mi costasse una squalifica lo rifarei perché aveva sbagliato in tutto e per tutto”.
“Ora – ha concluso – si riparte da questa grande gara, che i giocatori dovranno ripetere in tutte le partite fino alla fine. Ora la classifica non si guarda, alla fine tireremo le somme”.
[Valeria Del Sordo – Fonte: www.tuttocesena.it]
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