Che il risultato non inganni, la B non sarà sempre così, gli avversari arriveranno a Genova e ci attenderanno nelle loro tane con qualità superiori e caratteristiche più insidiose, non tutti gli incontri si incanaleranno in una direzione così invitante. Mister Atzori, da buon conoscitore della categoria, ne è consapevole, prende il buono mostrato dai suoi e continuerà a lavorare sui punti deboli e a mantenere alta la concentrazione del gruppo.
Da una roboante vittoria, nella speranza che sia soltanto la prima di una lunga serie, bisogna individuare l’aspetto migliore, ovvero la consapevolezza dei propri mezzi, senza cadere in una trappola autolesionista basata sulla convinzione di spazzare via, come accaduto oggi contro il Gubbio, qualsiasi avversario con così palese facilità, il nome Sampdoria da solo non è sinonimo di punti in classifica, siamo ancora all’inizio, non dimentichiamocelo mai.
Contro un Gubbio rimaneggiato e tecnicamente inferiore, la Sampdoria parte subito a mille, mettendo soprattutto in risalto un Bertani straripante. Al 5’ l’ex Novara crea scompiglio in area con una serie di dribbling, conclusione angolata che fa la barba al palo, Pozzi in leggero ritardo, poi calcia alle stelle provando di prima intenzione su corner battuto da Palombo. Il Gubbio è già in affanno e la sua gara diventa in salita con i fatti al 12’: in un corner calciato dal Capitano e prolungato da Accardi, Farina atterra Bertani in area a tu per tu con Donnarumma, chiara azione da rete per Calvarese che espelle il giocatore umbro, Pozzi dal dischetto non sbaglia, 1-0 Doria.
Gli umbri faticano a superare la metà campo e subiscono al 16’ il raddoppio: schema su corner, batte Palombo, Pozzi devia sul secondo palo a favore dello smarcato Volta che di testa insacca da due passi. Non c’è assolutamente partita, sembra un tiro al bersaglio: Pozzi in spaccata non gonfia la rete su traversone di Volta, mentre a Costa al 23’ viene annullato un goal per carica su un difensore. Sulla destra Semioli fa il diavolo a quattro, serve due invitanti palle a Bertani, il quale prima conclude a fil di palo da posizione defilata, poi si fa chiudere in scivolata sul più bello.
L’espulsione per doppia ammonizione del giovane Maccarrone al 39’ fa calare definitivamente il sipario: Donnarumma si fa trovare pronto sulla bordata da fuori tentata da Palombo, Bertani in rovesciata sfiora l’eurogoal. Prima dell’intervallo arriva comunque il tris doriano, ancora dal dischetto, stavolta con le parti invertite: Pozzi atterrato, Bertani a segno dagli undici metri.
La ripresa è ancora più pura accademia. Pecchia ricorre a tutti e tre i cambi a propria disposizione durante l’intervallo con lo scopo di limitare i danni, ma non c’è più nulla da salvare. Dopo le conclusioni da fuori operate da Bentivoglio e il mancato sigillo di Pozzi da posizione ravvicinata, al 58’ Bertani trova il goal su azione, gonfiando la rete di testa ben imbeccato da Obiang. La cinquina è nell’aria e giunge 5 giri d’orologio più tardi con Pozzi, bravo a tagliare l’area su traversone di prima intenzione di Castellini dalla sinistra.
Con i 3 punti in cassaforte, mister Atzori si affida alle forze fresche: al 65’ dentro Rispoli e Piovaccari per Bentivoglio e Bertani ed è proprio il capocannoniere in carica del torneo cadetto ad arrotondare il risultato con un perfetto colpo di testa su cross di Semioli dalla sinistra. Nel finale resta da segnalare l’ingresso di Maccarone, fischiato da alcuni settori e comunque incoraggiato dalla Gradinata Sud, al posto di Pozzi, con goal sfiorato in gioco aereo, bravo Donnarumma nella circostanza.
Vittoria doveva essere e così è stata, ora testa e gambe devono essere già ad Empoli in un campo ostico per un test più impegnativo contro un avversario che si è già preso la soddisfazione di eliminarci dalla Coppa Italia, scocca l’ora del riscatto.
[Diego Anelli – Fonte: www.sampdorianews.net]
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