Solo un grazie. Non ci sarebbe altro da dire, a questo gruppo di ragazzi che ci stanno regalando un motivo in più per essere orgogliosi dei nostri colori. Esaltanti, spietati, trascinatori: la pagina scritta a Torino sabato scorso è linfa vitale per le nuove generazioni rossoblù, è più che storia, è già leggenda, accompagnata dal gusto e dal sapore di una rivalsa attesa giustamente da una vita e festeggiata con una settimana di passione e di trasporto popolare senza eguali.
Non abbiate paura di un Bologna scarico nella testa, non è così, chi ha visto un’intera settimana di intenso lavoro al campo lo può confermare. Questi non si fermano, davvero. C’è l’entusiasmo di continuare a divertirsi e far sognare una città di nuovo innamorata, c’è la voglia di far vedere che questo bellissimo campionato non è mica venuto fuori per caso. Certo, oggi c’è anche un avversario importante, che al pari del Bologna sta disegnando un affresco spettacolare nella storia della sua società. Complimenti al Cagliari, al suo allenatore e a un gioco che ha messo in difficoltà anche le grandi meritandosi un sacrosanto nono posto. Ma da troppo tempo questo Cagliari ci va indigesto: anche stavolta, è ora di cambiare le carte in tavola.
È probabilmente la squadra che più ci ha frustato, anche con qualche brutta umiliazione, negli ultimi anni: un Dall’Ara infuocato e pieno farà la sua parte perchè l’orgoglio di casa nostra ci aiuti a superare anche questo scoglio. Malesani decide di premiare gli eroi dell’Olimpico di Torino. Non se ne abbia a male Vangelis Moras, peraltro ancora convalescente, né Gaston Ramirez che certamente a partita in corso troverà la sua collocazione. Ma dal primo minuto i cavalieri che hanno scritto l’impresa riceveranno il giusto tributo di tutta una città, pubblicamente. Viviano, Casarini, Portanova, Britos, Rubin, Perez, Mudingayi, Mutarelli, Della Rocca, Meggiorini e Di Vaio. Il Capitano: 100 volte rossoblù. 100 volte grazie, dei sorrisi e delle emozioni che hai permesso di far vivere agli appassionati del Bologna. Grazie dei gol e dell’amore perfettamente ricambiato con una città che ha trovato una nuova icona. Grazie di tutto, e avanti ancora.
[Federico Frassinella – Fonte: www.zerocinquantuno.it]