Questo Bologna non la smette più di stupire. Un pari ottenuto con cuore e grinta anche contro la Juventus che nel primo tempo ci ha capito davvero poco. Quale è stata la mossa vincente di Pioli e quanto è meritato il risultato? È vero, la squadra ha mostrato una grande condizione e un bello spirito. Non c’è una mossa in particolare secondo me, la Juventus doveva fare gioco e questa situazione creava le migliori condizioni tattiche per la squadra di Pioli che, come ho detto altre volte, va a nozze quando recupera palla a centrocampo e può ripartire sugli spazi. Credo che più che una mossa tattica vada dato a Pioli il merito di aver dato convinzione e forza mentale nell’attaccare la Juve nel momento che il Bologna aveva la palla. Ma questa è una mentalità che i rossoblù ormai hanno fatto propria ed è stata una piacevole conferma.
Il Bologna ora si trova nel gruppone di centroclassifica, pari a Fiorentina e Atalanta e davanti a diverse squadre come Parma e Cagliari. 32 punti: quanti verosimilmente i rossoblu potranno ancora farne? Non saprei ma il Bologna è in salute, in continua crescita e non ci sono tutte le incognite e i problemi del finale della scorsa stagione. Credo che la squadra farà ancora bene e i tifosi si toglieranno altre soddisfazioni.
A nostro avviso il migliore in campo è stato lo svedese Antonsson, portato da Salvatore Bagni. E’ sempre in crescendo e non sbaglia quasi nulla, eppure è arrivato in Italia solo a trent’anni. Gli addetti ai lavori non sono stati abbastanza attenti? Antonsson ha giocato bene come tutti i rossoblù ma mio avviso i migliori sono stati Mudy e Perez che lì in mezzo sono una vera forza della natura. Non vengono mai saltati, vincono tutti i contrasti e non sbagliano quasi mai un passaggio perché coscienti dei loro limiti giocano semplice. Sono l’anima e la forza di questo Bologna. Per quanto riguarda Antonsson, credo che abbia pagato il fatto di non essere troppo pulito e elegante tecnicamente. Negli ultimi tempi dagli addetti ai lavori si è ricercato anche nei difensori centrali una certa qualità tecnica dimenticando a volte che prima di impostare bene un difensore centrale deve difendere bene. Il paragone Antonsson/Bonucci credo che renda bene l’idea. Qualche allenatore sta cominciando a ricapire l’importanza che i difensori difendano bene e questo ritorno di molte squadre alle difese con 3 centrali serve anche a compensare i limiti difensivi di alcuni difensori. Antonsson è un gran difensore: arcigno, veloce, intelligente, sempre concentrato. Queste sono le doti principali che deve avere un difensore, una tecnica sopraffina non è indispensabile.
In chiave scudetto, la Juventus ora è sotto due lunghezze dal Milan e potrebbe pagare a caro prezzo la serie di pareggi che sta inanellando. Chi vedi favorito a tuo parere tra le due squadre? Il Milan è più forte della Juventus, soffre solo le giornate storte di Ibra. Se la salute dello svedese non fa scherzi credo non abbia problemi a vincere lo scudetto.
Domenica sera il posticipo serale con la Lazio dove sicuramente il Bologna andrà per proseguire il suo momento positivo (una sola sconfitta nelle ultime dieci partite). Si deve e si può tentare il colpaccio? Assolutamente sì. Le condizioni tattiche saranno anche domenica ideali e la squadra sta bene. E’ chiaro che la Lazio è una signora squadra con ottimi giocatori e non sarà facile ma sono convinto che il Bologna farà una gran partita.
[Mario Sacchi – Fonte: www.zerocinquantuno.it]